Primo settembre: è arrivata una perturbazione che m'ha freddato tutte le palle, poverine, sempre in cerca di affetto e di aria buona e tiepida. Certo, il freddo è un naturale sospensorio, ci pensavo ieri vedendone la decadenza mentre mi abbronzavo le ginocchia.
Il corpo è fatto di tante parti, e per ognuna di esse ognuno ha diverse preferenze. Io da piccolo avevo un debole per i gomiti degli altri, dei genitori in particolare, glieli toccavo spesso, o meglio: toccavo la pelle del gomito che, a braccio disteso, si può prendere e impastare a piacimento. E mentre mio padre si lasciava fare, mia mamma a urlare «tu mi fai ciondolare la pelle come... stiamo zitti». Soltanto adesso, decenni dopo, capisco appieno la censura. Colpa del tempo, di questa massa d'aria fredda circolante che fa girare le palle a certuni, non escludendo che metta di buon umore altri.
Che oggi sia un giorno invasivo è notorio. Quindi meglio andare a rileggersi qualcosa che protegge, foss'anche solo le palle, perdio, foss'anche.
1 commento:
sull'invasivo ho avuto lo stesso pensiero. è già da ieri che ascolto wagner, ma mi stufa presto. quasi quasi metto su il coro dell'armata rossa (che invase anch'essa la polonia due settimane dopo, ma per riprendersi ciò che le era stato tolto NON TANTO con il trattato di brest-litovsk, bensì con quello di Riga (1920-21) poiché non bisogna dimenticare che furono i polacchi (cui gli ucraini si allearono) ad attaccare i sovietici appena finita la prima guerra
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