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Ho ritrovato un quadernino dove bloggavo per me stesso alcuni anni fa.
Trovo una data: 21.VII.2001. Ricopio quanto scritto
Carlo Giuliani, 22 anni, genovese d'azione, vita persa d'uomo, distesa sull'asfalto, il sangue che scorre, sangue...
La stessa vita mia, o di Bush, di Schroeder, Chirac, Berlusconi, Blair eccetera. Stessa vita, stesso valore, stesso volere, stessa solitudine. Di tutte queste vite sommate, una vita in meno: più dolore e sgomento.
Nessuno ha torto, nessuno ha ragione.
Tutti hanno torto, tutti hanno ragione.
Due braccia alzate, un estintore, una pistola che punta l'obiettivo e spara alla testa. Di tante parti del corpo, proprio la testa doveva essere colpita, la testa coperta da un passamontagna. E se Carlo fosse stato a volto scoperto il carabiniere avrebbe mirato sempre alla testa?
Un passamontagna della disidentificazione.
Coi ‘se’... d'accordo. Ma quando una vita si scioglie sull'asfalto rovente i ‘se’ ti martellano in testa e tutti li provi per dar modo alla tua immaginazione di trovare una via di scampo, una giustificazione all'assurdo, per offrire al caso un'altra possibile combinazione.
4 commenti:
faccio una riflessione banale: se sei un aggressore, non serve giustificazione e non c'è scandalo nella reazione che ti procura un danno.
integro la riflessione banale: le violenze delle cd. forze dell'ordine si ripetono perché le cd forze dell'ordine sono il terreno di coltura ideale per istinti fascistoidi. i fascisti sono la manovalanza ideale per il lavoro sporco (lo fanno e non fanno domande), a contatto con i "cattivi", ma sono soldatacci che appena entrano nella città assediata uccidono e stuprano solo per sfogarsi.
aggiungo: molto più grave, anzi - questa sì veramente grave, fu l'irruzione nella diaz
Ti posso chiedere, caro Alex (solo per capire che, a volte, son duro): nel quadro delle tue riflessioni, tu come cataloghi il gesto di Carlo Giuliani mentre sta lanciando l'estintore?
Concordo poi nella tua integrazione e, ancor più, nella tua aggiunta.
In Italia e´facile chiamare fascista i politiziotii o i carabinieri....mente i veri fascisti che non vanno in giro con i manganelli per motivi di servizio , ma in giacca e cravatta e che affollano gli uffici direttivi delle forze dlel´ordine se ne stanno belli impuniti....
Carlo Giuliani non ha certo meritato di morire perche di morire non merita nessuno , ma ha vuto quelloc he ragionevolemente ci si puo´attendere se si assalta una camionetta dei caribinieri.....
la mia "posizione" è che giuliani ha aggredito, e non verbalmente. arma contro arma.
sul fatto di chiamare fascisti i poliziotti e i carabinieri, chi l'ha mai detto? io di mio ho detto solo che tra i poliziotti e i carabinieri è facile trovare dei fascisti, non che lo sono tutti o che devi esserlo per fare il poliziotto o il carabiniere. ma è indubbio che una certa tendenza fascistoide nel culto dell'ordine imposto sul terreno, non tramite le regole e le leggi ma tramite chi fa rispettare leggi e regole, cioè tramite la militarizzazione del territorio, sia una componente psicologica spiccata di una certa percentuale degli individui che poi fanno i poliziotti o i carabinieri. culto di forza, ordine, divisa. sono roba fascista. e hanno delle armi.
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