Dato che stamani, a clima, sembra di essere ad Oslo, grigio fuori e pioggia, quindici gradi scarsi e freddo ai piedi, come aperitivo, così per riscaldarsi, e dato che ancora ho lo stomaco vuoto e non rischio il vomito, ho deciso, dopo queste curiose coincidenze di Knulp, di andare a vedere se il direttore di Libero avesse scritto almeno qualche riga di scusa per l'increscioso abbaglio avuto ieri nell'attribuire le colpe della strage norvegese ai fondamentalisti islamici.
Scrive Belpietro nel suo editoriale:
Dunque abbiamo offerto una lettura sbagliata, ma con qualche ragione.
Ed è spassoso dopo leggersi l'elenco di ragioni addotte per giustificare il proprio errore: il bello è che Belpietro non si accorge che tali non sono ragioni ma esercizi di fede. Par che dica: “Noi di Libero credevamo fossero stati i terroristi islamici perché lo speravamo, lo desideravamo tanto. Oh quanto sarebbe stato meglio se fossero stati loro, quanto ci avrebbe fatto gioco, quante copie in più avremmo venduto! Purtroppo quei lavativi, proprio adesso che ci servirebbero, anche politicamente, hanno deciso di restare in sonno, così non ci resta che
condannare chi commette crimini atroci, anche se lo fa in nome della civiltà occidentale.
Cosa vuoi, fa l'offeso. D'altra parte gli prude che Vendola abbia avuto gioco facile nel criticarlo per ll'errore di attribuzione compiuto ieri. In fondo, inutile nasconderlo, se A. B. Breivik sapesse leggere l'italiano, Libero sarebbe indubbiamente una delle sue letture preferite e bel "mi piace" sul suo profilo Fb non glielo avrebbe certo negato ad un editoriale belpietresco.
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