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Franco Fornari, Psicanalisi della situazione atomica, Rizzoli, Milano 1970, pag. 21
Su Repubblica di questi giorni c'era una recensione di Massimo Recalcati su un libro che raccoglie degli scritti del noto (per me non lo era, sic!) psicanalista italiano, Franco Fornari. È stata una scoperta. No, non sono ancora in possesso del libro recensito, ma mi sono procurato il libro (in biblioteca) da cui sopra ho tratto la citazione.
Sono solo all'inizio e non posso dare giudizi affrettati, ma è una lettura molto, molto stimolante. Da lì, ieri, ho preso il passo di Mao, e più vado avanti e più sottolineo.
Sono convinto, come molti credo, che esistano i padroni e i loro guardiani, più o meno cortesi, educati, gentili. Così come esistono gli schiavi. La questione è complessa, occorre riprendere Hegel e giù via a scendere... salendo. Tuttavia, il punto è: a ruoli invertiti, lo schiavo riuscirebbe a comportarsi diversamente dal padrone? Vale a dire: è possibile una rivoluzione che, nel creare nuova legalità, non faccia nuovi schiavi, nuovi prigionieri? Esiste lo scioglimento della differenza non per annullare in un piatto regime totalitario da rincoglionimento coreano l'individuo, ma per farlo brillare, per quel che veramente vale, libero da radici, tradizioni, simboli, fedi?
Sono solo all'inizio e non posso dare giudizi affrettati, ma è una lettura molto, molto stimolante. Da lì, ieri, ho preso il passo di Mao, e più vado avanti e più sottolineo.
Sono convinto, come molti credo, che esistano i padroni e i loro guardiani, più o meno cortesi, educati, gentili. Così come esistono gli schiavi. La questione è complessa, occorre riprendere Hegel e giù via a scendere... salendo. Tuttavia, il punto è: a ruoli invertiti, lo schiavo riuscirebbe a comportarsi diversamente dal padrone? Vale a dire: è possibile una rivoluzione che, nel creare nuova legalità, non faccia nuovi schiavi, nuovi prigionieri? Esiste lo scioglimento della differenza non per annullare in un piatto regime totalitario da rincoglionimento coreano l'individuo, ma per farlo brillare, per quel che veramente vale, libero da radici, tradizioni, simboli, fedi?
2 commenti:
http://diciottobrumaio.blogspot.com/2010/06/un-post-lungo-palloso-su-alcune-cosucce.html
caro Olympe, ti ringrazio molto perché, col tuo contributo di spiegazioni e citazioni, mi offri sapienti lezioni marxiste.
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