Ron Mueck, A Girl, 2006 |
È nata Christa, parto naturale, 2011 hg, capricorno.
P.S.
Quando ho visto tale “scultura” umana, ho pensato subito a questo post. Ma aspettavo, di grazia, mezzanotte. Nel mentre, circa tre quarti d'ora prima, Giulio Mozzi, da buon cattolico, ha messo un maschio a rappresentare la natività.
Domande: se si fosse incarnato in una femmina, il Dio cristiano avrebbe avuto la stessa “fortuna” (storica)? Avrebbe trovato abbastanza apostoli? Beh, certo è che uno come san Paolo difficilmente si sarebbe convertito sulla strada di Damasco (secondo me, anzi, sarebbe rimasto lo stesso stronzo persecutore, à la Assad).
6 commenti:
Ma tu pensa! Vieni a dare un'occhiata nel mio blog, và...
Ovviamente la tua domanda, Luca, non ammette risposte che non siano puramente ideologiche o paradossali o giocose; perciò non rispondo, e rilancio: se il creatore si fosse incarnato non in una persona umana ma in una scultura (come quella che tu hai pubblicata), avrebbe avuta la stessa "fortuna"?
En passant: la credenza nell'incarnazione non è propria solo dei cattolici, bensì di tutti i cristiani.
Certo cara Minerva, vengo subito... :-)
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Bene, il commento di Giulio Mozzi, che sotto riporto, mi è giunto solo nella mail ma non è stato pubblicato in automatico. Rimedio:
«Ovviamente la tua domanda, Luca, non ammette risposte che non siano puramente ideologiche o paradossali o giocose; perciò non rispondo, e rilancio: se il creatore si fosse incarnato non in una persona umana ma in una scultura (come quella che tu hai pubblicata), avrebbe avuta la stessa "fortuna"?
En passant: la credenza nell'incarnazione non è propria solo dei cattolici, bensì di tutti i cristiani.» Giulio Mozzi
e aggiungo anche la risposta mia:
Giulio, la provocazione mi è venuta in mente perché sto leggendo un libro sul cristianesimo primitivo e sono al capitolo su Paolo e il suo periplo. Inoltre, ho messo "cattolico" in riferimento al tuo libro a scritto a 4 mani con Binaghi
Poi la replica di Giulio Mozzi:
«Le prime immaginazioni su un messia-donna sono di qualche secolo fa.
Prova a riflettere, invece, sul fatto che io ho publicato la
fotografia di un neonato vero, e tu quella di un idolo.
Poi, non volevo che qualcuno pensasse che un "buon ortodosso" o un "buon valdese" non credono all'incarnazione. Proprio girando un po' col libro fatto con Binaghi ho avuta, ahimè, ampia conferma di quel che sospettavo: ai cristiani (in generale) e ai cattolici (in
particolare) vengono attribuite le credenze più varie.»
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