giovedì 1 dicembre 2011

Staccando l'assegno da terra


Il desiderio è una brutta bestia. Per un sacerdote, poi, tenerlo a bada è ancora più difficile. Di qualsiasi genere esso sia, soprattutto se è legato a uno dei vizi capitali. Come sfogare, per esempio, il ribollir di spermatozoi che frullano nelle risacche testicolari? Certo, se per Don Verzè, data l'età, questa impellenza lussuriosa dovrebb'esser risolta (a meno che la ricerca supersviluppata del San Raffaele abbia dato nuova linfa sessuale anche agli ultra ottantenni), altri irrefrenabili desideri gli hanno tenuto la mente occupata, tipo quelli di voler esser superiore agli altri (non confondersi con altri umani all'imbarco degli aeroporti) e di possedere, quindi, dei grossi balocchi che lo facessero, appunto, decollare privatamente.
Ora, non che a me importi molto, ma di fronte a un siffatto, patente fallimento cristiano un prete non dovrebbe avere un po' di amor proprio, e frustarsi le palle? Ah, già: dimenticavo l'istituto della confessione.

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