giovedì 15 dicembre 2011

La leaderbullshit di Berlusconi (e Bossi)

La cosa che più fa pena nell'ascoltare o leggere le stronzate penose e pericolose che Berlusconi e Bossi dicono, è che non c'è nessuno degli esponenti di spicco dei loro partiti (o popoli) che abbia il coraggio del dissenso, del distinguo, del riconoscimento chiaro che i lor amati presidenti stiano dicendo, appunto, delle gigantesche stronzate. Non prendendo le distanze, i vari Alfano, Maroni eccetera diventano automaticamente amplificatori delle stronzate dette, dacché esse si diffondono e diventano verbo politico da usare come riferimento nelle arene della discussione politica. D'accordo, da anni, oramai, è questo l'andazzo: da parte dei colonnelli e dei militanti, pidiellini o leghisti che siano, c'è sempre stato alto tasso di servilismo e sottomissione. Ma possibile che di fronte alla nuova dialettica politica dei due capi nessuno abbia un minimo di amor proprio per tirarsi fuori dal truogolo di siffatte argomentazioni? Possibile non vengano sopraffatti dalla nausea? E Tremonti? Che fine ha fatto Tremonti, ora che - potenzialmente - sarebbe libero anche di criticare, di nuovamente suggerire le sue ricette... Ché sia rimasto scornato a tal punto da aver perso anche la sua erre da arrotino?


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