giovedì 26 maggio 2011

Esistono gli schiavi


Esistono gli schiavi: ne faccio parte
tutti i giorni preso da una vita
che non capisco e di cui non colgo
il senso e il messaggio
(ammesso che ce ne sia uno)

Esistono gli schiavi e la mia vita
è indifesa nelle mani di un padrone
che non conosco anche se ha il mio nome
e lo vedo che sorride con un'aria
tale che mi sorprendo a schiaffeggiarmi.

Esistono gli schiavi ma non esistono
più le catene e non so quanto sia un bene
per noi figli fortunati d'occidente -
ovvero esistono ma non si sa ancora
di quale materia sono fatti i sogni

Esistono gli schiavi: sono i sognatori
coloro che si ostinano a vivere due vite
come se una non fosse già abbastanza
per capire che qualcosa esiste indipendente
dal fatto che la si pensi o meno

Esistono gli schiavi: sono i pensatori
disfatti alla ricerca della chiave
che gli apra le porte del pensiero.
Esiste Dio? No, gli schiavi esistono
e questo basta per sentirmi libero

Esistono gli schiavi: io sono uno
che aspetta la liberazione. Non so
quanto carcere ancora vada fatto
quanto corpo ancora vada speso
a scrivere diari per il Paracleto

Esistono gli schiavi e non ha senso
perché lo schiavo oggi viaggia in libertà
tra le righe di un social network
dove dice ciò che pensa
ma non pensa ciò che dice

Esistono gli schiavi e io cammino
e scendo un ripido sentiero
ombroso di mosche e di ortica:
scendere è così dannatamente facile
per bere alla sorgente del mio vuoto.

Esistono gli schiavi? È una domanda
non sono più sicuro di me stesso
se sono prigioniero o liberato:
se sforzo l'io fino al punto di rottura
e poi si rompe cosa resta?

Esistono gli schiavi: li ho tutti in testa
ma ne conosco soltanto uno.
Il suo nome è scritto in calce
accanto a destra della dicitura
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