Considerazioni buttate là di corsa mentre cerco di capire come si fa a partizionare l'hard disk, dato che ora mi sono esaltato con tutti questi sistemi operativi basati su Linux. Oltre ad Ubuntu e derivate, ho da poco scoperto Mint, e mi garba e voglio installarlo e metterlo alla prova.
Detto questo, pensavo. Carla Bruni è incinta. Crediamo di suo marito. È una donna bella, scaltra, devota e pronta alla causa. Si sa che proprio quando si sgraverà ci saranno le elezioni presidenziali in Francia e tale evento sarà inevitabilmente giocato a proprio favore da parte di Sarkozy. Niente di male in tutto questo, ognuno gestisce la vita come vuole, e anche la gravidanza. È da ingenui credere però che non ci sia alcuna premeditazione in tutto ciò.
Cambio di scenario.
Anche se Pisapia e De Magistris vinceranno, Berlusconi ha detto che non si dimetterà. Mica strullo. Ancora due anni di governo gli si prospettano davanti. Chissà quali strategie per risalire nei favori dell'elettorato. E se si fidanzasse veramente? Se trovasse una piacente cinquantenne a sua disposizione che stesse al suo gioco? Io credo che la carta della fidanzata sarà scoperta. Certo, se ne trova una credibile e altrettanto di livello della Bruni. (Una decade più vecchia sarebbe meglio per la pruderie elettoralistica). Questa è una cosa. Ma chissà cos'altro di peggio avrà in serbo, quali cannonate, quali stravolgimenti ci aspettano. Il finale del Caimano, i fuochi dietro le sue spalle è un'immagine che impaura. L'arma della fidanzata sarebbe come una pistola a salve rispetto a tutto lo sfacelo che ci attende, date le premesse di quest'ultima tornata elettorale. America e Russia sono informate: l'uomo sarà stanato solo nel suo bunker, non si arrenderà mai.
Ci sarà nessuna Salò disposta ad accoglierlo? I Berlusconini... ci pensate un domani quanti libri di Pansa e quanti perdoni di Violante alla Camera...
E infine.
Ci sarà nessun piazzale Loreto pronto a esporlo? No, non da morto. Da vivo. Solo cinque minuti a testa in giù, come cura, per vedere se il sangue gli andasse meno al cervello, in rapporto a quanto gli ci va ora, alla cara nostra testa di catrame imbottita di vasodilatatori che lo fanno sempre ragionare come un perfetto pirla.
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