Merito a Giglioli di queste cronache bloggeristiche vaticane.
Mi ha colpito questo passaggio
François Jeanne-Beylot secondo il quale «Internet è il regno di chi grida più forte e quindi i blog servono ai cattolici per gridare forte almeno quanto gli altri»; poi ha aggiunto che oggi se fosse vivo «Gesù Cristo aprirebbe un blog» per far sentire la sua predicazione.
Innanzitutto, le urla del blogger. Tranne i rari casi di coloro che si esprimono attraverso Youtube et similia (che, secondo me, non sono blogger), avete mai sentito voi qualche blogger gridare dalle sue pagine digitali? La parola scritta non grida, va da sé.
E poi, il Gesù Blogger. Ganzo vero? Dopo aver stracciato Beppe Grillo, Giglioli stesso e altri, chissà come si divertirebbe a interloquire con Malvino, con Dawkins, Harris, ecc. Secondo me li farebbe apostoli, anche se - immagino - essi declinerebbero l'invito.
E se insieme a Gesù fosse vivo pure Giuda, cosa farebbe questi? Scriverebbe direttamente per Il Foglio?
4 commenti:
Vorrei tuttavia farti notare che Giglioli nonostante la mai stima per lui non è un blogger alla nostra maniera. ;)
Sì, è vero: lui oggi aveva il "permesso", il tempo, la giornata "adatta" per andare dove noi - a parte il non invito - non avremmo potuto.
Ma parte ciò: ma perché Google con tutti i gigamilioni che ricava, non elargisce qualche spicciolo anche a noi, marginali scrivani periferici, che contribuiamo in maniera "determinante" al pensiero della rete?
Che ne dici caro Gians se diamo l'assenso a inserire pubblicità nei nostri blog? Che facciamo dopo? Ci clicchiamo sopra a vicenda?
O forse sarà meglio rivolgersi direttamente a Publitalia?
;·)
Guarda Luca, google ci riserva "fin troppi" gigabity di spazio, tanto è vero che alcuni, penso a Sarkozy sono davvero preoccupati per tanta libertè. Restando sul tema, da te vedrei bene qualche spot a te remunerato, sul tipo; medaglie miracolose.
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