a un'amica tra i laghi
Trafigge la luce questo nido di penombra, fragile più di un guscio
d'uovo, esile apostrofo nel cuore dell'acquata - e già
si articola il cotone chiaro della camicia, il nastro
annodato con furore, lo sfiocco di fumo della pipa che sollecita
la quiete. Pure sappiamo quanto sia difficile mantenere
la parola data per timore, per prudenza: quanto sia facile
irridere le titubanze altrui, le temerarie azioni. Così ci diciamo
sottovoce nel rifugio, se insospettabili cuciamo parole
e ricuciamo come il ragno che teme l'inganno del tempo.
Angelo Casè, Al dunque, Il trespolo, Locarno 1986
in AA.VV., Cento anni di poesia nella Svizzera italiana, Armando Dadò, Locarno 1997
1 commento:
grazie
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