Se Monti avesse un guizzo di genio, domani a Strasburgo, alle 12,30, si presenterebbe alla colazione di lavoro con la Merkel e Sarkozy con questa foto di Sirte.
Chiedendo loro: è questo l'unico modo che abbiamo per rilanciare l'economia?
Tanto per ricordare Parigi
oppure Berlino
e infine Roma
e l'elenco di immagini potrebbe continuare.
Ok, non esistono soluzioni quando l'immaginazione è ferma all'esistente, quando lo sguardo non si solleva dai propri piedi, e il domani è solo una parentesi dell'oggi.
Quando il potere è tiepido, quando si aspetta che gli eventi ti cadano addosso per reagire, per capire che c'è qualcosa che si è rotto ed è andato in frantumi.
La polvere del capitale
da spazzare, raccogliere, ridistribuire.
Ieri Napolitano ha detto quella cosa sui figli degli immigrati, oggi Monti (o ieri, boh) ha detto quella cosa che «l'unione si ottiene con la cessione delle sovranità da parte degli stati membri a favore dell'UE» e mi sembrano due cose intrecciate.
Più di Napolitano dico: è una follia che nasciamo tutti costretti a una cittadinanza particolare, quando oramai dovrebbe essere chiaro che siamo soltanto umani, con dentro delle differenze dovute al caso e alla circostanza. Umani e basta, parlanti la lingua madre x, educati nella cultura y, sotto le regole dello stato... e qui viene il bello. Lo Stato dovrebbe essere uno, non l'Europa, non l'America, la Russia, la Cina eccetera. Cittadini del mondo...
Ma la nostra mente è localista, comicamente leghista, tragicamente razzista. Ci dobbiamo evolvere, tutto qui, e non è che sia così scontato. Ci vogliono pressioni evolutive particolari, ma la nostra mente è troppo vigile per accoglierle e favorirle. Non ci lasciamo andare, abbiamo paura di perdere il poco (o il tanto) che abbiamo, guardiamo i nostri piedi, e l'orizzonte fatto di croci, sole delle alpi, minareti, bandierine da spillare ai nostri doppiopetti (chi ha inaugurato infatti la ridicola abitudine che i capi di stato debbano portare la bandierina a spillo della propria nazione? Bush? Già, un imbecille, con molti che gli sono andati dietro). Appendete il pianeta ai vostri occhielli, abbiamo solo questo, azzurro, e non è di forzaitalia.
Io sono un ingenuo, ma vedete: oggi un collega mi domandava come uscirne dalla crisi. Io balbetto sempre che non ho soluzioni, solo visioni.
3 commenti:
bella quella delle foto
Se non avessimo da ricostruire grazie alle catastrofi naturali, che ci manda dio-nuvola con la sua infinita misericordia, il nostro PIL sarebbe ancora più basso e il rapporto con il debito ancor più allarmante. Solo la ricostruzione dopo la distruzione porta ricchezza. Distruggiamo il Paese, per il pareggio di bilancio (qualche migliaio di morti val bene la mission).
Altra ipotesi: legalizzare le mafie, così se pagano le tasse almeno quanto a finmeccanica (fondi neri compresi) avremo un maggiore gettito.
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