«Vogliamo ripeterlo? Vogliamo ripetere che questo paese è condannato a tenersi un personaggio che ha inequivocabilmente fallito nella sua avventura politica degli ultimi diciassette anni (e che sta affondando nel discredito internazionale) ma che continua a galleggiare e periodicamente a tornare solo ed esclusivamente grazie al fatto di avere uno schieramento avversario come questa sinistra? Diciamolo, al risveglio e prima di addormentarci. Perché è la motivazione prima ed ultima del fallimento di un intero paese».
Può darsi, Phastidio, può darsi. Tuttavia, io credo che, se si considera che dal 1994 ci sono state 5 elezioni politiche (dalle quali Berlusconi è uscito vincitore tre volte), io credo che le motivazioni seconda, terza, quarta, quinta eccetera fino a un numero X illimitato, «del fallimento di un intero paese» siano da addebitare non tanto alla sinistra, quanto a chi per una, due, tre, quattro, cinque volte a Berlusconi (e ai suoi alleati) ha dato il voto veramente.
7 commenti:
assenza di pensiero critico...e anche del semplice buon senso
ottundimento di coscienze
siamo messi male
non abbiamo memoria del passato e non abbiamo progetti futuri
paese di merda e magari fosse solo merda di cane...
Fastidioso pure ripetere che questi sono i rischi della democrazia.
Appunto. Nella speranza di ricorrerli a breve, i rischi.
Quanta parte del voto centrista (quello più mobile) è andata a Berlusconi per timore di quello che c'era dall'altra parte? Io tenderei a rispettare l'elettorato, nei limiti del possibile, non mi sento di dare di coglioni agli elettori del centrodestra, partendo dalla premessa che siano (quasi) tutti in perfetta buona fede...
@ Phastidio.
Grazie del commento. Anch'io tendo a rispettare l'elettorato. Per questo, spero, che a breve (pur nel quasi-vuoto di una proposta alternativa a B.) esso si possa di nuovo esprimere, politicamente.
Quello che volevo dire (e che forse non son riuscito a esprimere bene) è che l'elettorato, soprattutto quello cosiddetto centrista, ha avuto più di un'occasione per accorgersi di che pasta è fatta la politica berlusconiana.
Io credo che Berlusconi sia semplicemente lo specchio ed il sogno dell'italiano medio, per questo raccoglie consensi. Il problema è l'assoluta mancanza di educazione civica, di conoscenza delle istituzioni e di ciò che dovrebbero essere e/o fare. Se poi aggiungiamo il fatto che siamo abituati a vivere alla giornata, nel privato interesse del proprio orticello, è ovvio che non ci scandalizziamo dei vizi privati di nessun politico (che rappresenta la sintesi del personaggio divenuto "importante" agli occhi dei più), anzi quasi quasi lo invidiamo: "se non le fa lui certe cose...". Il fatto è che ogni vicenda viene ridotta ad un qualsiasi evento su cui fare gossip e niente più, indipendentemente dalla rilevanza che assume a seconda del contesto. Cioè non si percepisce il peso politico di ciò che uno dice e/o fa.
E questa ignoranza civica di fondo fa sì che da un lato mr B. stravinca nonostante tutto, dall'altro nessuno prende per il bavero coloro i quali sguazzano nel loro nulla, anziché formulare una decente idea politica. E' che siamo troppo abituati al concetto "tutto il mondo è paese". Forse la causa è che siamo una democrazia che non ci siamo conquistati col sudore.
In quale altra parte del mondo esiste un Sud Italia, una Napoli, in cui la vita scorre su binari così assurdi che anziché scandalizzarci, ne facciamo poesia? Dove esiste un posto che si dichiara benestante, efficiente e migliore come il nostro Nord e poi si ritrova a votare per Renzo Bossi?
Ma la vera domanda è: in quale cesso abbiamo buttato la nostra avanguardia culturale che un tempo faceva le varie Firenze, Venezia, Roma, la stessa Napoli, per citarne una davvero minima parte, e che ora nel migliore dei casi sono solo città-cartolina che continuano a campare rispecchiandosi nella loro bellezza che fu, volgendosi di spalle al futuro?
Grazie Giardia del tuo commento.
:-)
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