Ormai non mi è rimasto nient'altro
che uno specchio con cui parlare;
per parlare a me stesso come a un altro –
e fornicare.
Ripeto cento volte la stessa parola
privandola così di significato,
riducendola a mero suono che vola
nell'aere leggero, sì, ma inquinato.
E mi turba l'eterno presente:
mi rintano così nel possibile
dov'ogni decisione è assente
e lo stare fermi plausibile.
Orrore, vuotezza, miseria...
bestemmio contro il divenire inquieto.
L'età dell'oro è l'unica cosa seria
da contemplare come un decreto.
1 commento:
ot, ci chiamano in causa, siamo abbastanza folli?
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