A Antonin Artaud (frammento)
IICi sarà un'età per nomi che non siano questi
ci sarà un'età per nomi
puri
nomi che magnetizzano
costellazioni
pure
che facciano irrompere nei nervi e nelle ossa
degli amanti
inesplicabili costruzioni radiose
pronte a nuotare entro la fuliggine
di due bocche
pure
Ah non sarà lo sperma torrenziale diuturno
né la pazzia dei sapienti né la ragione di nessuno
Non sarà neanche chissà o unico maestro vivo
la fine della paurosa danza dei corpi
dove hai pontificato col martello in mano
Ma ci sarà un'età in cui saranno dimenticati completamente
i grandi nomi opachi che oggi diamo alle cose
Ci sarà
un risveglio
Mário Cesariny, da Pena capitale (1957), in AA.VV., La parola interdetta. Poeti surrealisti portoghesi, Einaudi, Torino 1971 (a cura di Antonio Tabucchi).
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