mercoledì 16 febbraio 2011

L'Italia è all'avanguardia


La notizia che Berlusconi sarà processato per l'accusa di prostituzione minorile (e concussione) ha fatto il giro del mondo. Tutti (o quasi tutti) i principali quotidiani hanno messo in prima pagina l'evento. E giustamente. Avremmo fatto altrettanto, in Italia, se qualcosa di analogo fosse accaduto a un premier di un altro importante Stato.
Molti stranieri biasimano l'Italia domandandosi com'è possibile che Berlusconi non si sia ancora dimesso. Altri ancora biasimano gli italiani che tollerano che Berlusconi resti in carica (che dobbiamo fare? Un tirannicidio? Chi ce lo offre un Lee Harvey Oswald? Oppure dobbiamo fare la rivoluzione? Siete sicuri che ci darete un sostegno simile a quello avuto dai rivoluzionari egiziani? – che hanno cacciato sì Muby ma adesso si trovano i militari al governo...).
Tutto questo è vero: chi è causa di suo mal... eccetera. Però, in fondo, una mano ce la potreste anche dare, cari stranieri. Non dico di boicottare la nostra economia, no. Ma la nostra politica sì, eccome. Per esempio, ai prossimi incontri internazionali, invece di essere cordiali e di stringere la mano a Berlusconi o ad altri rappresentanti del nostro governo, siate freddi e distanti, guardateli con sufficienza, e mesta ironia; in fondo basta un'occhiata di disapprovazione per far sentire qualcuno una merda, così da prenderne le distanze per non confondersi con lui. Dite che non potete perché sennò rischiate di offendere noi italiani? È vero, sulla carta il governo in carica ci rappresenta, ma non vi preoccupate. Qualsiasi offesa o sgarbo verso il nostro governo non la prenderemo come un fatto personale. Ci mancherebbe. Anzi, nel caso Berlusconi tenti di fare, come sempre gli accade, il piacione dalla battuta pronta, voi digrignate i denti; e se si azzarda a volervi raccontare una barzelletta, fategli un rutto in faccia e scompigliatelo (impossibile eh? Troppo mastice, vero).
Soprattutto, gentili leaders delle nazioni progredite del mondo libero, vi prego di mandarci, a noi italiani, un sentito ringraziamento.
Sono molti anni, in fondo, che offriamo per il palcoscenico del mondo, uno spettacolo politico-civile penoso e sconfortante. Diventati nazione unita centocinquant'anni fa, abbiamo sperimentato vari regimi (tra questi abbiamo il copyright su due in particolare, sui quali le scienze politiche del mondo intero hanno scritto e scriveranno manuali): il fascismo, (che fu subito esportato in molte parti del mondo) e la videocrazia (che tante nazioni in via di sviluppo cercano di importare a costo zero). Gentile stampa estera, riconoscete il nostro sacrificio. Noi italiani siamo all'avanguardia nello sperimentare nuove forme di controllo e di comando. E in più, siamo l'unica nazione europea ad avere uno Stato (teocratico) nello Stato, capace d'influenzare e di orientare, come accade solo in certi regimi fondamentalistici, la politica della nostra nazione.
L'Italia è un grande paese che fa da faro a tutte le nazioni democratiche del globo terracqueo, rappresentando concretamente il modello di tutto ciò che non va fatto per restare (o diventare) un paese libero dove non esistono prevaricazioni e abusi di potere e dove, soprattutto, la legge è uguale per tutti e a tale principio tutti, ma proprio tutti, sottostanno.

1 commento:

Gians ha detto...

Solo una cosa vorrei aggiungere. A tutte quelle nazioni che ci guardano col naso all'insù. La smettano di darci del mafiosi, non a tutti almeno, non è corretto.