He cometido el peor de los pecados que un hombre puede cometer. No he sido feliz. Que los glaciares del olvido me arrastren y me pierdan, despiadados. Mis padres me engendraron para el juego arriesgado y hermoso de la vida, para la tierra, el agua, el aire, el fuego. Los defraudé. No fui feliz. Cumplida no fue su joven voluntad. Mi mente se aplicó a las simétricas porfías del arte, que entreteje naderías. Me legaron valor. No fui valiente. No me abandona. Siempre está a mi lado La sombra de haber sido un desdichado. | Ho commesso il peggiore dei peccati che un uomo può commettere. Non sono stato felice. Mi travolgano e disperdano, spietati, i ghiacci dell'oblio. I miei mi avevano creato per il gioco azzardato e stupendo della vita, per la terra, per l'acqua, l'aria, il fuoco. Li ho delusi. Non si compì la loro giovane volontà. Non fui felice. Mi applicai alle caparbie simmetrie dell'arte, che congegna vacuità. Ereditai audacia. Non fui audace. Non mi abbandona. Mi sta sempre accanto l'ombra d'essere stato un disgraziato. |
Jorge Luis Borges, La moneta di ferro, Adelphi, Milano 2008 (traduzione di Tommaso Scarano)
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