Addavenì Stellone

Il bello e il brutto delle teorie “scientifiche” è che, se sono tali, prima o poi si autoavverano, molto più delle profezie. 

Se, quindi, la teoria marxista è davvero scientifica, volente o nolente, il crollo del sistema capitalistico avverrà: dipende solo cosa accadrà nel frattempo, se le popolazioni occidentali, finora protette da uno stato sociale “decente”, si faranno scippare di tutto quello che faticosamente hanno conquistato (o è stato loro concesso dal capitale nei momenti delle vacche grasse), oppure reagiranno - e in tal caso come.

Quello che, a mio parere, fa più rabbia, soprattutto in Italia, è l'incompiutezza della ragione politica, il fatto che, almeno sulla carta - la Carta Costituzionale - ci sarebbero le “istruzioni” per realizzare una società pienamente libera e democratica, pienamente rispettosa dei diritti dei cittadini, a cominciare dall'uguaglianza delle condizioni di partenza, per finire nella solidarietà tra le generazioni e non solo. 

Insomma: prima di imbracciare le armi, quali che siano, anche solo quelle della disperazione o dell'indolenza, mi farebbe piacere vedere un governo che compia azioni politiche degne della speranza dei costituenti, tutti, perlomeno di quelli che contribuirono a scrivere la Costituzione.

So benissimo che essa è stata scritta tenendo conto di posizioni politiche, di fatto, inconciliabili. Tuttavia, almeno teoricamente, conciliazione fu trovata tra democristiani e comunisti, socialisti e liberali. C'è quel cazzo di Vaticano nel mezzo, ma insomma: se ci si impegnasse, si potrebbe ottenere qualcosa anche in tal senso.

Purtroppo, lo so, la vera natura dell'incompiutezza non è solo di natura politica, ma umana: l'Italia è composta non di cittadini, ma di corporazioni; non di uomini e donne, ma di famiglie; non di individui pensanti, ma da un gregge di tifosi. Fazioni sempre in guerra, sfavate, miranti sempre a vedere il nemico soccombere più che a far valere le proprie ragioni - perché ragioni non hanno.

Ahi, serva Italia, di dolore ostello, eccetera. Siamo sempre alle solite.

Che bello struggimento bestemmiare contro gli stronzi imperituri e cantare versi che medicano il cuore.