martedì 13 marzo 2012

Quel vagabondo di Marchionne

«Siamo nomadi. Andiamo dove si fanno affari» sostiene Marchionne; e quindi poi non si lamenti se in Italia la multinazionale Fiat fa pochi affari, anzi: sempre meno - e i trimestri scorrono tristi, in calo le vendite, mentre altrove salgono, e non si sa perché, nonostante a Wolfsburg nomadi siano poco, anzi, sono stanziali, mica come a Mirafiori o a Pomigliano, figuriamoci se come a Termini Imerese.

Di questo passo la Fiat sarà disfatta sul terreno mercato: reggerà forse in America con la Chrysler per il fatto che, mediante sapienti politiche e pubblicità, negli States hanno inorgoglito bene gli americani a comprare americano. Gli italiani - ci pensa il nomade Marchionne a convincerli a comprare italiano. Intanto comprano parecchio tedesco, nonostante l'antipatica culona (che scambierei volentieri con la Bindi. Anzi: per una avere una Merkel darei via una Bindi, una Finocchiaro e una Lanzillotta - ma mica sono strulli i tedeschi, non accettano uno scambio, un po' come pretendere di avere una Golf con tre Bravo). 

A parte.
Intanto la Volkswagen, oltre che dare 17 milioni di euro al suo “Marchionne”, anche qualcosa ai suoi operai. E poi, per niente paga, pare voglia comprare la Ducati. Di questo passo, un giorno, farà un'offerta anche per la Ferrari.

2 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

ja!

perché non darle via tutte come tu proponi e che si tengano pure la merdel?

Luca Massaro ha detto...

Povera Angela, è così tanto affezionata alla costiera amalfitana!