Dice Benedetto XVI in viaggio verso Cuba:
«È evidente che al giorno d'oggi l'ideologia marxista come era concepita non corrisponde più alla realtà e così non può costituire una società [...] devono trovarsi nuovi modelli con pazienza e in modo costruttivo. Questo processo richiede pazienza e decisione e vogliamo aiutarlo con spirito di dialogo per evitare traumi».
Non ha tutti i torti. È vero che l'ideologia, meglio: la prassi marxista datasi nella storia non corrisponde, non solo con la realtà, ma altresì con l'ideologia marxista stessa. È, inoltre, altrettanto vero che andrebbero trovati «nuovi modelli» di società, dato che - anche il Papa se ne dev'essere accorto - l'ideologia e la prassi capitalista sta mandando a puttane la pace sociale nei paesi in cui il cattolicesimo ha ancora un peso politico e religioso enorme.
Ma come fare a trovare questi nuovi modelli? «Con pazienza e in modo costruttivo [...] per evitare i traumi». Quali traumi?
Il Papa non è un bischero. Capisce benissimo che l'allargamento a dismisura della forbice che divide i ricchi e i poveri porterà, prima o poi, allo scontro, alla rivoluzione. Quindi prende le misure, chiede pacatezza, riformismo paziente sì, ma deciso che tenga la gente buona, sottomessa, sempre pronta a inginocchiarsi cospargendosi il capo di cenere davanti al rullo compressore delle Potenze e dei Principati. L'importante è che lo status quo rimanga inalterato per garantire alla Chiesa ancora tutto il suo potere d'influenza e d'intervento nella vita politica dei vari paesi a maggioranza cattolica (mungere un po' di vacche a Cesare, dopotutto, ha il suo buon tornaconto).
I traumi da evitare, quindi, è presto detto quali siano: quelli della rivoluzione, del diffondersi repentino nella popolazione mondiale di un sentimento di rivolta contro una realtà che corrisponde soltanto alle esigenze dei padroni.
Ed è in questo tempo di crisi, forse, che l'ideologia marxista, evitando accuratamente le derive dittatoriali e gli spiriti di vendetta che non fanno altro che invertire la dinamica (di hegeliana memoria) schiavo-padrone, potrebbe - contrariamente a quanto pensa Benedetto XVI - trovare una sua effettiva corrispondenza con la realtà, ovvero diventare l'unica realtà alla quale credere per riuscire, finalmente, a diventare uomini e donne liberi e, fraternamente, uniti.
1 commento:
Parole sante. In senso laico, si intende.
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