Parcheggio sotterraneo di supermercato Coop. Tolgo la borsa con la spesa dal carrello, la metto in auto, chiudo lo sportello per tornare a rimettere a posto il carrello. Accanto a me, mentre sta compiendo la mia medesima operazione, una piacente signora sui sessanta mi fissa sorridendo, sorpresa. La riguardo, risorrido (che vorrà mai).
- Ma io lei la conosco.
- Boh, può essere.
- Sì, la conosco, l'ho vista in televisione.
- No, guardi, signora... forse si sbaglia.
- Eppure, mi sembra proprio lei quell'attore di quel film...
- Quale attore, quale film?
- Quell'attore che fa quel film d'azione.
- V come Vendetta?
- Sì, forse, sì, deve essere quello, chissà, ora mi sfugge il titolo...
- Stia attenta signora allora che non abbia a vendicarmi.
5 commenti:
posso leggere la chiave di questo post in questa frase: "signora sui sessanta"? ne avesse avuti almeno dieci di meno il dialogo sarebbe stato improntato diversamente o sbaglio?
Puoi.
Se ella avesse avuto (almeno) dieci anni in meno, non credo che avrebbe avuto l'ardire di rivolgersi a uno "(s)conosciuto" di presunta fama, seppur io abbia una faccia abbastanza raccomandabile.
mi vuoi far credere che non conosci le donne e anzitutto le cinquantenni? malandrino
Se può essere utile il punto di vista di una signora piacente quasi sessantenne: in effetti credo che Luca abbia colto una sfumatura interessante nel suo commento, perché io mi sento più libera di interpellare uno sconosciuto ora, magari molto più giovane di me, di quanto lo fossi dieci o vent'anni fa. Posso dar sfogo alla mia estroversione senza paura di essere fraintesa sugli scopi. :))
grazie del tuo sostengo cara Astime
:-)
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