giovedì 11 ottobre 2012

Una fottuta guerra tra poveri

Stamani ho partecipato a un'assemblea sindacale del mio comparto lavorativo (sognavo di usare questa parola, “comparto”, una di quelle che, se usate fuori contesto, potrebbero anche essere considerate heidegerrianamente belle) e, tra le varie cose conferite, la collega sindacalista ha parlato anche della Legge di Stabilità che il governo intende presentare in Parlamento, soprattutto riguardo alle novità che colpiscono i lavoratori. Tra queste novità ce n'è una perfettamente riassunta e vissuta in prospettiva da La linea d'Hombre.
La revisione di spesa impone sacrifici. Il governo deve mietere il mietibile dal campo dei lavoratori. Una cosa è certa: con questa falciatura intendono fare di tutta l'erba un fascio. Cosa voglio dire? È evidente a tutti che su 100 permessi di legge 104/92 dati a chi ne fa richiesta, almeno 50 sono dati a cazzo, con certificazioni fasulle e, in questo caso, chi ne usufruisce, li sfrutta per i cazzi propri e non certo per assistere i genitori (vox populi). Ora, io con questo non giustifico affatto l'azione del governo, anzi. Questa proposta, infatti, dimostra una sola cosa: che lo Stato non è giusto ed è impotente, perché per sanare una situazione che trova onerosa, non va ad eliminare le frodi, ma colpisce tutti, anche chi invece ne ha un fottuto bisogno di quei giorni di permesso.
Questa è l'ennesima riprova di come il potere induca i cittadini a farsi la guerra tra loro: per impedire che il popolo si coalizzi contro le iniquità governative, si gettano le basi del risentimento tra le varie categorie di lavoratori (e non) e ci si garantisce il consenso di quella che, di volta in volta, è, di fatto, necessariamente, una maggioranza faccia a una minoranza. Semplice no?

P.S.
Il ministro Profumo puzza di freschino (politicamente, s'intende).

8 commenti:

bag ha detto...

non tanto. Da un pdv teorico, i membri del governo sono rappresentanti del potere di tutti, visto che tutti siamo lo Stato (parlo di teoria). Nel momento in cui una parte dei cittadini sfrutta la messa in comunione dei beni, agisce in modo da mettersi al di fuori del patto che genera quella comunione, quindi a tutti gli effetti contende i beni a chi non infrange il patto.
Il problema è che chi non infrange il patto si trova con le mani legate e non può reagire con la "guerra di tutti contro tutti", perché è un compito che spetta ai rappresentanti dell'ordine, generati anch'essi dal patto. In una situazione all'italiana, i rappresentanti del potere di tutti sono tra i primi ad approfittare del fatto che non ci sarà una roba che mi viene solo in inglese adesso, retaliation. Diciamo occhio per occhio. Ma non sono solo loro. Conosciamo tutti dei free riders. A livello teorico, visto che loro si mettono fuori dal patto non rispettandolo, la guerra che si fa contro di loro è "giusta". Sarebbe da fare anche contro i rappresentanti corrotti. Ma qui, essendo italiani, diventa complicato perché tutti vogliono "saltare la fila", chiedendo al potente di turno un favore, per sistemare un figlio, per trovare un letto in ospedale a un parente malato, per ottenere una pensione di invalidità a cui non si ha diritto, per avere un posto come forestale/carabiniere/altro statale... ecc. Il male del Paese sono gli italiani, compresi quelli che si lamentano di come vanno le cose ma poi, che cazzo, tutti gli altri mi passano davanti, devo fare il furbo anche io!
(In realtà credo che quelli che lo fanno "perché altrimenti gli altri" siano meno di quel che si può pensare, e che la maggioranza sia composta da frodatori convinti e abituali)

Detto questo, il fatto che "il Palazzo" cerchi di distrarre "il popolo" sarebbe facilmente aggirabile, avendo un popolo capace di rispettare la fila. Non credo che le civili popolazioni del nordeuropa (o del Giappone) abbiano meno problemi di noi, ma a nessuno viene in mente di fare i furbi e saltare la fila e in questo modo lo Stato è in grado di gestire il potere di tutti e redistribuire secondo i bisogni. Non mi risulta che ai norvegesi venga in mente di eleggere "mio zio, che poi ci sistema a tutti, dai, dategli il vostro voto".

Luca Massaro ha detto...

Ok, a non infrangere il "patto" è solo un'esigua minoranza di italiani. È una maggioranza, però, di volta in volta, a seconda della regola da infrangere. Ed è questa maggioranza variabile a far forti i governi nella lotta, per esempio, contro gli sprechi della 104, perché è chiaro che - fortunatamente - solo una minoranza di cittadini ne usufruisce, anche se molti di questi a sproposito. E per i parassiti il gioco continua ad avere un esito positivo (mi sembra qui venga fuori una specie di dilemma evolutivo, che ora non so elaborare).

Per quanto riguardo il fatto che «il male del Paese sono gli italiani», sono d'accordissimo, sì. Chiaramente tutti gli italiani, tranne noi, vero? ;-)

astime ha detto...

Dal mio piccolo osservatorio: 3 persone godono dei benefici della 104:
-una con due bambini con problemi: tre giorni, secondo me, sono pochi;
-una con una figlia adolescente con un lieve ritardo mentale: ha sempre bisogno del sabato o del mese di agosto;
- una che è uno spettacolo: sinché il marito lavorava usufruiva lui dei permessi per l'anziana madre, poi è andato in pensione e allora li ha chiesti lei per la suocera (suocera con cui non parla da trent'anni). Utilizza i giorni di permesso per fare pulizie in nero. Ora, addirittura, l'anziana vive con la figlia e la civilissima lavoratrice continua ad avere i permessi.

Io mi sono fatta l'idea che questo governo ha l'unico obiettivo di tagliare - e, a mio modesto parere, tagliare a cazzo - perché, se avesse l'obiettivo di far funzionare il sistema di tutele e colpire gli abusi, i modi ci sarebbero. Indipendentemente dall'età evolutiva degli italiani.

Buona serata :)

p.s. una nota di colore: l'ultima sostiene la Lega.

Luca Massaro ha detto...

Grazie Astime. Quanto riporti conferma i miei sospetti e concordo in pieno sull'idea che ti sei fatta del governo.

La nuora leghista appartiene allo zoccolo duro della Lega? Ho usato il maschile per zoccolo di proposito.

Hombre ha detto...

il collega (anche lui titolare di permessi a ragione con babbo+mamma da assistere) che giusto ieri mi aveva fatto notare la cosa (per inciso non è della Lega ma di sinistra) stamani mi fa:
- Hai letto? Parla di dipendenti pubblici, se è così a noi non ci riguarda.
- Sì ma non è che allora diventa un provvedimento giusto, il problema rimane.
- Sì, vabbè, però...

Quindi sì, il problema dell'Italia sono gli italiani, anche - o soprattutto - noi di sinistra.

guardaitreni ha detto...

Ma quelli che non abusano, li conosco solo io? Oppure si svelerebbero anche a me, se solo dessi loro una certa idea di affidabilità? Comunque, la mia opinione è esattamente quella di Luca: è in atto lo smantellamento della fiducia in tutti i cittadini e la cosa è, a dir poco, sospetta.

guardaitreni ha detto...

Ma quelli che non abusano, li conosco solo io? Oppure si svelerebbero anche a me, se solo dessi loro una certa idea di affidabilità? Comunque, la mia opinione è esattamente quella di Luca: è in atto lo smantellamento della fiducia in tutti i cittadini e la cosa è, a dir poco, sospetta.

bag ha detto...

mah, direi che lo "smantellamento della fiducia" è un lavoraccio che hanno già fatto (almeno al 90% del completamento) i furbi vari.
quello che intendevo io con la mia risposta da secchione è una cosa così: al di là del fatto che nessuno è innocente (io non ho mai chiesto favori, ma credo di averne ricevuto almeno uno. credo), rimane il fatto che c'è gente che supera livelli di tollerabilità fisiologici (sei in fila alla cassa, davanti c'è uno col carrello pieno - gli chiedi di saltare la fila. salti la fila, ma è tollerabile) e lo fa ripetutamente e come "stile di vita". ecco, quello che dico è che questi non sono dal lato dei poveri. non sono alleati dei poveri nella "guerra" contro il potere economico. sono nemici anche peggiori. perché fingono di essere amici, e poi pugnalano alle spalle.
per come la vedo io, la guerra è da muovere in primo luogo a questi. andava fatto 100 anni fa. e bisogna continuare a farlo.