mercoledì 30 luglio 2014

Quando finirà la pax renziana

Se il presidente della repubblica e il governo non riusciranno a ottenere la riforma del Senato, avrà fine la pax renziana, il cloroformio voglio dire, tutto somministrato sull'onda di un consenso ottenuto da una spudoratamente falsa voglia di rinnovamento della classe dirigente - anvedi che facce nòve, pulzelle ministeriali comprese e compresse nel ruolo di belle lavanderine che lavano i fazzoletti per gli allocchetti della città - e il Partito Democratico, più che piangere l'Unità, si troverà palle sgonfie a terra, completamente ammosciato da un gruppo dirigente che sta devastando ogni forma seria di partito di sinistra democratica e progressista.

Per quel che vale, soprattutto in virtù del fatto, misereccia infame, che nel febbraio del 2013 votai PD dunque contribuendo a fargli ottenere la maggioranza relativa (quella alla Camera dei deputati, ricordiamo, frutto di una legge elettorale anticostituzionale), vorrei suggerire ai parlamentari democratici che ancora si ritengono immuni dal renzismo, quello che, a mio avviso, sarebbe un l'unico atto di dignità politica prima che cadano a pie' pari nella cloaca di un riformismo che condurrà la repubblica italiana verso una marcata deriva autoritaria: dimettetevi in massa, dite: not in my name.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...ma poi l'unità, quale? viva stalin, fortebraccio, o "ti manca pizzaballa"?

Luca Massaro ha detto...

La compravo soltanto il lunedì quando c'era Cuore, ossia: compravo Cuore quando il lunedì c'era l'Unità.

Anonimo ha detto...

ah si, bobo:
-...mi dà cuore?
-è insieme a l'unità
-vabe' me lo dia lo stesso