mercoledì 27 febbraio 2019

Panni da lavare

[Perché scrivo questo post? Per appuntarmi certi discorsi, tendere fili per stenderci alcune impressioni politiche...]

1.
Uno dei principali errori, forse il principale ma lasciamo stare le classifiche, che il Movimento Cinque Stelle, nell'attuale esperienza governativa, compie, è quello di credere possibile governare il Paese mantenendo lo stesso piglio antisistema di prima, quando - piovuti dal cielo del blog di Grillo - erano all'opposizione. Adesso che sono nella stanza dei bottoni, si divertono a gingillarsi con le asole, scoprendo i fianchi dell'espressione geografica, come se l'Italia non avesse già dato prova nella sua storia di puttaneggiare col e poi girare il culo al vincitore di turno.

2.
In Sardegna esultano i vincitori appartenenti alla coalizione di Centrodestra. D'altra parte hanno concorso e sono arrivati primi con quarantasette e rotti per cento. Bravi. Ma qual è stata la percentuale dei votanti e quale quella degli astenuti? Hanno votato il 53 e rotti per cento degli aventi diritto. Dunque quasi il quarantasette per cento non sono andati a votare. Domanda: è più numeroso il quarantasette per cento dei votanti del Centrodestra o il quarantasette per cento degli astenuti? I primi che cantano vittoria, o i secondi che, in silenzio, ridono o fanno gli indifferenti? Ma poi - onestamente - chi ha diritto di cantare vittoria oltre a chi trarrà un diretto, sostanziale beneficio da essa (presidente, assessori regionali, vincitori di prossime commesse, qualche assunto raccomandato in regione...)?

3.
E che dire di quelli che si credono a galla del Pd? Oggi è un giorno fortunato:




P.S.
Il titolo è preso da questa canzone.

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