martedì 27 dicembre 2022

Il controllo delle lapidazioni

Ieri era Santo Stefano, il primo martire del cristianesimo. Fu lapidato perché era un bravo predicatore che aveva molto seguito perciò la casta sacerdotale fece in modo di accusarlo di blasfemia e di portarlo davanti al sinedrio per giudicarlo. E lui si difese con un discorso piuttosto lungo (Atti, 7) che ripercorre la storia ebraica e che si conclude accusando l'intero uditorio di essere «gente testarda e pagana nel cuore e nelle orecchie» che oppone resistenza «allo Spirito Santo»; gente che, come i loro padri, sono persecutori e uccisori dei giusti e dei profeti.
Dopo tali parole, Stefano fu lapidato (tra il pubblico, in disparte, muto, c'era il giovane Saulo).

Dopo duemila anni, nella società tardo occidentale, malata di capitalismo e di clericalismo, le lapidazioni a carattere politico e religioso sono di altro tipo, tutte giocate in campo mediatico, dove a deciderle sono caste particolari e interessate a distogliere l'attenzione da altre cause che, se rivelate, potrebbero provocare altro tipo di lapidazioni di sistema.

Prendiamo le pietre (di carta, a forma di euro) gettate in faccia al Panzeri e compagnia europiddina. Giusta la gogna, ma perché a loro corrotti sassi in faccia e niente, neanche uno sputo, ai corruttori catarri? 

Dove c’è potere, c'è menzogna. E la menzogna del potere, anche se disvelata facilmente, anche se tutto è oramai sotto gli occhi di tutti, non fa sorgere intifade per le strade di Roma o di Brusselle, solo un po’ d’indignazione e un mezzo rutto dopo i pasti. Alla salute.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Luca, spieghi molto bene le tue opinioni, che difficilmente si può trovare un intoppo per darti torto. Ed è un bene che trovi motivi critici che si oppongono alle idee comuni, quelle che vengono alla mente di chi idee non ne ha e si accoda a quelle più pubblicizzate senza andare ad analizzare se sono logiche corrette o giuste, basta trovarsi dalla parte della maggioranza e le condanne piovono come grandine sui soliti e sugli stessi errori più comunemente commessi.
Grazie
Antonio

enzo ha detto...

Concordo pienamente, spero che tu continui a aver voglia di esprimere opinioni fuori dal coro stucchevole che ci assedia ormai da anni.

Luca Massaro ha detto...

grazie a voi