domenica 29 ottobre 2023

Pieve a Socana

Vedo in bianco e nero i tuoi vent’anni;
sento la tua voce fioca chiamare:
«Giovanni, vieni sopra che
il bambino vuol giocare con te».

Rivedo quel bambino che voleva
aiutarti a ripiegare le lenzuola:
«Prendi bene gli angoli e tira
più che puoi, via, lontano da me».

Adesso che quel gioco
è terminato e le lenzuola sono chiuse
nell’armadio, l’adulto cade
indietro nel vuoto lasciato da te.

Com’è brusco risvegliarsi dai sogni
in cui si riassapora l’essere felici
scavando nei ricordi, ogni volta
fino alle radici di questa terra etrusca.


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Pieve a Sòcana – mi raccomando l'accento sulla prima sillaba – è il luogo dove, nel 1891, nacque mia nonna Gina, madre di mio padre. Giovanni (Bassano del Grappa, 1884) era mio nonno. Il bambino... siamo tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di aiutare la propria mamma a ripiegare le lenzuola.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che comunque i poeti siano esseri umani e quindi pisciano come tutti, ma questa poesia è bellissima e, sì, anche io piegavo i lenzuoli con mamma e zia.......tanto, troppo tempo fa. Grazie, leggerla è un piacere ed un onore.

Luca Massaro ha detto...

Onorato io. Un caro saluto