giovedì 10 luglio 2025

Scrolling

Ieri ho indugiato a fare scrolling su uno dei tanti video degli orrori di guerra che X propone e l'ho visto fino in fondo, ho visto cadere a terra una donna, una madre, morta per un collasso, che aveva invano lottato per impedire agli sgherri dell'esercito ucraino di portare via suo figlio, reclutato a forza per diventare un soldato. L'ho vista cercare d'impedire che il mezzo dove l'avevano caricato partisse, mettendosi davanti, disperata, implorante. Intorno, nella piazza assolata di non so quale città, altre donne, soltanto donne, che vedevano il suo strazio e la sua disperazione, ma impotenti per impedire quanto accadeva. Due "reclutatori" sono scesi dal furgone e hanno tentato di togliere di mezzo la madre urlante e, con fatica, ci sono riusciti e sono partiti. E la madre è crollata, sola, sul selciato, morta di dolore.

Stamani il presidente della repubblica ucraina, vestito da militare come i suddetti sgherri, è stato ricevuto, con tutti gli onori militari, dal presidente della repubblica italiana, vestito in giacca e cravatta e da altri (e altre) rappresentanti dello stato in vista di questa conferenza. In mattinata, è stato pure ricevuto a Castel Gandolfo da Leone XIV.

Ospiti che, sicuramente, non si mettono, come me, a fare scrolling e a indugiare su un video che mostra come muore una madre di colpo perché suo figlio è stato portato via dagli sgherri a fare la guerra.

A questo punto, per reagire alla mestizia e allo sconforto, oltre che a piangere che cosa in concreto potrei fare? Mettermi a lanciare accuse contro i figuranti vestiti da militare o in giacca e cravatta? No, non credo sia questa la strada da imboccare, soprattutto in tempi folli, pericolosi e disperanti come questi. La strada da percorrere è un'altra, ed è quella di cercare «pensieri idonei a convogliare gli sforzi creativi degli Esseri umani verso concezioni positive» che offrano soluzioni concrete e subitamente applicabili perché il dolore del mondo gradualmente si attenui, perché non ci siano più madri che piangano e muoiano di dolore per i figli portati via dallo Stato. Verso l'Antropocrazia è la strada.

3 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

Loro, i propri figli non c'è li mandano di certo. Fanno le cene, loro.

romeosciommeri ha detto...

"... La strada da percorrere è un'altra, ed è quella di cercare «pensieri idonei a convogliare gli sforzi creativi degli Esseri umani verso concezioni positive» che offrano soluzioni concrete e subitamente applicabili perché il dolore del mondo gradualmente si attenui..."
Ciao Luca, piacere di rileggerti. Ti ho ritrovato dopo vari anni mediante il blog di tu sai io non so chi, una donna che si firma con lo pseudonimo di Marie Gouze. Ho scoperto qualche giorno fa che leggere, rileggere, i suoi scritti mi placa, anche se scrive delle stesse cose terribili che mi inquietano. Leggere le tue poesie e prose mi commuove - sento l'andare del tuo sguardo - ma non mi placa, seppure tra le penombre è piacevole un apparire amico, per cui anche te ringrazio e leggerò, più leggero.

Luca Massaro ha detto...

ciao Romeo, piacere ritrovarti e grazie dei complimenti anche se provo più piacere a sapere che leggi Olympe de Gouges.