domenica 23 novembre 2025
L'Essere Umano e la socialità
sabato 22 novembre 2025
martedì 18 novembre 2025
La conversione
INTRODUZIONE
«Libri come questo hanno tre scopi distinti.
Il primo è quello di obiettivare i pensieri che si formano nella coscienza individuale in rapporto alle esperienze della vita sociale. Di fronte al quadro desolante odierno la coscienza reagisce formando quei pensieri che siano capaci di riconfigurare i dati dell’esperienza in un ordine corrispondente ai sani aneliti della vita dell’anima dell’Essere Umano.
La continua meditazione di tali pensieri forma un contenuto vivente capace di preservare la coscienza dalla disperazione che altrimenti la invaderebbe.
La forma di pensiero di tale reazione creativa può divenire un contributo sulla via del progresso generale.
Il riscontro positivo nella coscienza, con la formazione di un atteggiamento profondo di speranza per il futuro, è l’unico elemento necessario a questo livello.
Da questo punto di vista non sarebbe necessario neppure esplicare esteriormente quanto viene formandosi nell’anima, giacché il vero colloquio è con le forze vitali evocate con la propria attività meditativa e non ci si aspetta una risposta dagli altri Esseri Umani.
L’atteggiamento è analogo a quello del matematico le cui certezze scaturiscono dai propri pensieri e non già dal riconoscimento di altri.
La disposizione di spirito è simile a quella della vera preghiera che vuole essere superindividuale ed anelante verso valori universali.
Dal punto di vista strettamente individuale non si ha la necessità di comunicare ad altri quanto si va vivendo, essendo sufficiente il riscontro interiore vitalizzante esplicantesi nel beatificante sentimento di speranza che invade la coscienza.
Nell’esteriorizzare in uno scritto quanto si va conquistando si ha in vista un secondo scopo consistente nel desiderio di mettere a disposizione delle persone amate i frutti delle proprie conquiste. Il matematico sa che il proprio lavoro, sintetizzato nelle formule trovate, può essere di grande utilità per i propri simili e lo offre ad essi con le proprie pubblicazioni.
Analogo è l’atteggiamento di colui che pensa sulla vita sociale nel senso sopra specificato: egli vuole donare quanto ha conquistato alle persone che ama per estendere a loro i benefici interiori ricavati.
A tal fine lo scritto acquista il valore di una lettera indirizzata alla persona cara.
Non sarebbe quindi necessario che le proprie comunicazioni acquistassero la forma di libro a stampa, ma sarebbe sufficiente che avessero la forma di copie del manoscritto. Ciò in quanto l’esiguità del numero di coloro, con cui si intrattengono rapporti diretti, non giustificherebbe lo sforzo necessario per una pubblicazione tipografica.
Ma chi scrive può anche conseguire la convinzione che la problematica che lo ha travagliato investa ampie e consapevoli sfere di Esseri Umani. È sempre con tale convinzione e speranza di utilità che si decide di dare la forma di libro a quanto è derivato dal proprio lavoro individuale.
L’Antropocrazia nasce in una sfera di pensiero in cui è assente ogni compiacimento e fine soggettivo e pertanto non si cerca la conquista di adesioni superficiali, ma ci si attende quella che comunemente si chiama comprensione, basata su analisi pensanti.
Tutti coloro che, nel leggere questo scritto, vedano nascere in loro reazioni emotive non sono, per questo, i destinatari di questo lavoro, il cui fine è scientifico e di servizio.
Con ciò non si vuol dire che si presume di imporre una verità indiscutibile, ma che eventuali osservazioni debbano nascere sulla base di dati sperimentali e quindi di pensiero.
Le inveterate abitudini ad atteggiamenti ideologici e passionali sono assolutamente inadatte ad entrare nello spirito di quello che vuole essere semplicemente un Progetto, con potenzialità di risanamento, rispetto a tutti i mali che si incontrano nell’attuale vita sociale.
D’altro canto, anche nell’improbabile ipotesi che tutti gli italiani condividessero la bontà e validità di tale progetto, ciò non sarebbe condizione sufficiente per ottenerne l’attuazione, giacché il Potere vigente, basato su centinaia di migliaia di leggi, sarebbe in grado di non farlo passare, se non dopo il totale disfacimento sociale.
È per tale motivo che nel libro si accenna a quella che è stata chiamata: la conversione dei Politici».