mercoledì 5 ottobre 2016

Allegria

Il Sol dell'Avvenire


«Il mondo affonda in un mare di debito. A livello globale, il debito dei governi, delle famiglie e delle imprese ha toccato il livello record di 1.520 miliardi di dollari, oltre due volte e mezzo le dimensioni dell'economia mondiale, secondo un calcolo diffuso dal Fondo monetario nel suo Fiscal Monitor. "Il debito globale è ai massimi e sta crescendo", ha detto il direttore del dipartimento fiscale dell'Fmi, Vitor Gaspar. Per due terzi circa si tratta di debito del settore privato, che secondo il Fondo rappresenta un importante ostacolo alla ripresa mondiale e un rischio alla stabilità finanziaria.»

Ci sono vari modi per dimostrare la propria disonestà. Uno dei più rimarchevoli è quello di non spiegare le cose per bene, volutamente. Oh, non che mi aspettassi dal Sole 24 Ore la conferma della crisi irreversibile del capitalismo. Ma neanche credevo che tacessero per davvero come si compone il debito del mondo - il 225% del Pil globale! Stante così le cose come sono scritte, si sostiene che un terzo è dovuto al debito pubblico (e sia),  mentre due terzi al debito privato delle famiglie e delle imprese, senza bastardamente precisare come tali due terzi siano effettivamente ripartiti. Un terzo alle imprese e l'altro alle famiglie? Ma quando mai le famiglie del mondo intero avrebbero potuto così allegramente indebitarsi? E chi le avrebbe così tanto abbondantemente indebitate? Gli strozzini?
- Si chiamano banche, le quali, da un punto di vista del diritto societario, sono a tutti gli effetti delle imprese.
- E chi glieli dà i soldi (a interessi zero) alle banche per indebitar se stesse, le famiglie e le imprese?
- Il Santo Alleggerimento Quantitativo.
- Sempre sia lodato, amen.

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