domenica 5 marzo 2023

Il senno del mai


Ricordo con chiarezza una riunione concitata via Zoom di molti sanitari della mia regione, persone di grande cultura e grande talento professionale – i più bravi su piazza, per capirci – che si confrontavano su cosa fosse il caso di fare per opporsi al coronavirus che stava entrando nelle case di tutti. Riascoltando oggi quelle parole è molto facile dare un parere: erano quasi tutte sbagliate. Sbagliate non di un po’, di moltissimo. Era un momento drammatico, di quelli che accadono una volta ogni cento anni, noi non ne sapevamo nulla: sbagliare era inevitabile. Si sbagliava allora, all’inizio di quel 2020, per sbagliare un po’ meno la volta dopo e per sbagliare ancora un altro po’ meno quella successiva. La medicina funziona così.

Senza aver partecipato a riunioni concitate su Zoom, ricordo anch'io con chiarezza che, all'inizio del 2020, v'erano pochi sanitari (non so se di grande cultura o di grande talento professionale: comunque, anch'essi medici e ricercatori) che proponevano una diversa strategia di contrasto al coronavirus da quella adottata dal governo e da tutti i quadri comando della sanità pubblica italiana, strategia tanto invocata e osannata dai media e dalla maggioranza della popolazione fratelli d'Italia andrà tutto bene. Questi pochi sanitari sostenevano che:
- il confinamento e/o il coprifuoco esteso a tutta la nazione era una misura restrittiva inutile, repressiva, insensata e dannosa; 
- il concetto di asintomatico positivo costretto in casa perché considerato un untore era una barbarie degna della storia della colonna infame;
- il virus si poteva curare con dei farmaci specifici facilmente reperibili e non con il paracetamolo e la vigile attesa.

Avevano ragione, ma riconoscerlo e chiedere scusa non è contemplato. Anzi, Mantellini li tratta con lo stesso piglio con il quale venivano apostrofati quando provavano, nella bolgia del dibattito pubblico, a pronunciare le loro tesi (quando lo show gli concedeva un minuto nella fosse dei leoni).

In casi come questi nulla è più ridicolo e patetico dei narcisisti che oggi spiegano che se si fosse fatto come loro dicevano allora si sarebbero salvate migliaia di vite umane. 

Narcisisti ridicoli e patetici (becchi e bastonati) come osate dire che avevate ragione? Non avrete mica l'ambizione di diventare dirigenti delle aziende sanitarie? Che nessuno tocchi i più bravi sulla piazza, tanto cari all'assennato Mantellin.

3 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

ho buona memoria e, se non bastasse, ci sono i miei post di narcisista

Il principe ha detto...

Non è detto che narcisista sia un insulto. Esiste un narcisismo "sano": "personlità coinvolgrnti, determinate, saggiamente temibili, alla ricerca di riconoscimento, a volte dei veri leader".
(Behary, W.T. (2012).
"Disarmare il narcisista: sopravvivi all’egocentrico e migliora la tua vita."
Sassari: Istituto di Scienze Cognitive Editore)

UnUomo.InCammino ha detto...

Gli oscurantisti de al scienzah ahkbar che oscurarono coloro che avevano dubbi, ricercavano, non si adeguavano alla Unica Superiore Ortodossia.
Il terrore di non avere la sicurezza e di dover vivere senza illusioni e credenze.