giovedì 7 marzo 2024

Sette marzo, mattina

Sette marzo, mattina.
Sul prato la brina caduta
è un distillato di stelle.
Una margheritina gelata
è rimasta addormentata
come una statua di sale
e aspetta che il Sole apra
la tenda di nubi 
a forma di capra
che belano silenti
al gregge che ha perduta
l’anima sugli youtubi.

Qualcuno mi aiuti
a trovare una direzione
dove ficcare il pensare
tenercelo buono
a manducare la percezione
di un tarassaco 
o di un cardo mariano
o per sbrogliare la matassa
che infrena l’essere umano.


4 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

la seconda strofa mi piace più della prima, e tu sai quanto vale la franchezza di chi ti stima

Luca Massaro ha detto...

baci

Anonimo ha detto...

In riferimento alla seconda strofa :
Se togli il tarassaco gira tutto meglio e suona assai bene.
Opinione personale.
Ciao

Luca Massaro ha detto...

Rispetto la tua opinione e ti ringrazio ma, così facendo, non sbroglierei la matassa.

(io pronuncio taràssaco, beninteso).