« Prima di dettagliare il mio pensiero sul problema dell’emissione monetaria, è necessario che io faccia delle premesse relative alla visione della Vita sottostante a tale concezione.
Io considero che la Terra potrebbe contenere numerose volte il numero degli attuali abitanti.
Ciò che manca non sono le risorse materiali, ma dipende dall’inadeguatezza culturale con cui esse sono gestite ed usate dagli Esseri Umani.
Tale inadeguatezza deriva dal fatto che gli Esseri Umani provengono da condizioni di schiavitù e sottomissione da cui nei secoli hanno cercato lentamente di liberarsi, anche attraverso la Scienza e la Tecnologia che oggi hanno reso prive di fondamento le giustificazioni della insufficienza delle risorse. (Malthusianesimo).
L’assorbimento delle energie nella sfera materiale ha reso lento il progresso verso la crescita culturale delle Coscienze.
Oggi con il diffuso benessere di alcune parti del Mondo, alcuni individui cominciano a rendersi conto che la soluzione dei problemi non vada più cercata nella sfera delle risorse materiali, ma nel campo delle Idee, con un necessario cambiamento della mentalità, acquisita nella dolorosa lotta per la vita, verso una visione del Mondo in cui l’altro non sia più visto come un concorrente, un avversario, un nemico da abbattere, un pericolo da combattere, ma invece come una risorsa positiva da cui potrà trarre beneficio l’intero Genere Umano.
Siamo appena all’inizio di tale rivoluzione culturale, ma l’intelligenza acquisita nel periodo della lotta per la sopravvivenza, presto farà pervenire molti a conclusioni diverse da quelle del passato che hanno portato a guerre disastrose, che hanno generato ogni genere di mostruosità.
Gradualmente le Coscienze si vanno risvegliando e cominciano a sentire il bisogno di valori immateriali, come i soli che possano placare il dolore che emerge dall’anima anelante ad una felicità intravista e non ancora conquistata.
Siamo arrivati a capire che la felicità non potrà mai derivare dalla capacità di Odio, ma dal suo contrario cioè dalla capacità di Amore.
Ci avviamo sulla strada di vedere in ogni Essere Umano, anche il più diverso, un Fratello che ha in sé un’anima come la nostra.
Gradualmente il nostro sforzo ed il nostro impegno non sarà limitato alla soluzione dei problemi immediati ma cercherà di allargare la visuale verso la ricerca del senso delle cose, del senso della Vita.
Con tale atteggiamento saremo sempre più aperti a concezioni come quelle che vanno sotto il nome di Antropocrazia che vogliono modificare radicalmente gli assetti sociali, perché gli Esseri Umani abbiano sempre più tempo per la crescita interiore e non soltanto per la mera sopravvivenza.
Occorre passare dall’analisi dei Mali e dalle semplici lamentele ad una progettualità capace di porvi rimedio, prima sul piano ideale e poi su quello pratico.
Gli Esseri che sono stati capaci di creare le meraviglie della moderna tecnologia, saranno anche capaci di creare le condizioni perché si possa goderne a pieno i vantaggi ».
Nicolò Giuseppe Bellia, Tarquinia, 5 giugno 2005
2 commenti:
bentornato nel blog.
ciò che a mio avviso inficia in premessa il discorso è questa locuzione: inadeguatezza culturale.
possiamo dire, a mo' d'esempio, che la schiavitù, quale s'è praticata per secoli, dipendeva dall'inadeguatezza culturale?
sì, ma l'autore si riferisce alla nostra epoca (credo).
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