Vengo in disparte
E ti metto a parte
Della mia condizione
Umana: nasco senza
Che nella Costituzione
Sia sancito il diritto
A esistere così come sono,
Pura presenza,
Semplicemente Uomo.
Non un uomo che si debba adattare
Se vuole campare;
Che non può scegliere d'essere un giglio
Ma solo un figlio obbligato
Alla scuola, al lavoro, alla cura.
Non è ammessa l’abiura
Contro lo Stato,
Perché nella Costituzione
c'è scritto che viene prima lo Stato
del mio stato di Uomo.
Allora resto in disparte
A meditare
La nuova Arte sociale
Che permette ad ognuno
Di essere Uno
Quale che sia
Semplicemente Uomo
Seduto al tavolo di un bar,
In disparte, a meditare,
a scrivere una mezza poesia.