![]() |
via |
Ragazza, ragazza pazza improvvisa la tua musica
la tua poesia, danzando sulla spiaggia.
La tua anima divisa da te stessa
si arrampica, e cade, e non sai dove,
forse nascondendosi in un bastimento a vapore.
Ragazza, con una rotula rotta, mi dici
cose talmente nobili e belle
che mi sento un eroe
sia a perderle che a ritrovarle.
Poco importa quale disastro si produce
te ferita, la tua musica ferita, distrutta:
le tue piaghe saranno il tuo trionfo
tutte le tue frecce faranno centro
e canterai con dolcezza:
«Oh, mare affamato, quanta fame di mare ho».
Versione liberissima e infedelissima del sottoscritto.