sabato 21 gennaio 2012

Taxismo impunito

Ogni categoria professionale ha il diritto di protestare, di essere ascoltata dal governo e di contrattare gli accordi mediante le proprie organizzazioni sindacali. Anche i tassisti. 
Ma nessuna categoria professionale può avere il diritto di fare queste cose:
Della rabbia dei tassisti fa però le spese Massimo Cacciari. Passa di lì per caso con Piero Dello Strologo e Mario Epifani. Qualcuno lo riconosce e comincia a insultarlo. “Bravi, bravi, voi del Pd si avete fatto un bel regalo”. Cacciari tira dritto. Non pensa neppure che quelle parole siano indirizzate proprio a lui. Dal gruppo di tassisti si stacca un drappello di esasperati. Inseguono i tre e quando imboccano i portici della Borsa li accerchiano. Cacciari si ferma. «Ma che vi ho fatto io?», fa segno con la mano. Continua a camminare. Una decina di tassisti lo accerchia, comincia a strattonarlo. Uno, con il volto coperto da una sciarpa si rivolge così a Dello Strologo. «Stavolta passi e non ti facciamo niente, ma sappi che se finisce male, diamo fuoco alla città». Nel frattempo Cacciari ed Epifani hanno attraversato via Venti. Sono a poche decine di metri dal Bristol. Momenti follia, scatta la caccia all’uomo. Cacciari a stento riesce a rifugiarsi dentro il Bristol e deve ringraziare i vigili che a fatica riescono a creare un cordone di sicurezza. Un operatore di Telenord viene spintonato e preso a calci da due manifestanti con il volto coperto. Quindi i tassisti minacciano gli altri cronisti e li “invitano” andarsene. 
Cosa dovrebbero fare le operaie della Omsa, allora, ai cosiddetti manager della Golden Lady company? Passargli i collants tra le palle, stringere a cappio e appenderli a un pino silvestre? Se esse li avessero aggrediti come è stato aggredito Cacciari di sicuro ognuna avrebbe avuto l'indomani a casa la digos. Ma non ci sarebbe stato bisogno, dato che le loro proteste sarebbero state “controllate” da agguerrite pattuglie della celere. A Genova poi, che conoscono bene il territorio e con la Diaz sempre a disposizione.

7 commenti:

Kisciotte ha detto...

Ciao, ti sto seguendo da poco...
Complimenti per questo post.
Ne ho scritto anch'io settimana scorsa a riguardo.
È davvero senza pudore l'arroganza di certe categorie, che appena le molesti, ti azzannano.
Se li lasci fare quel che vogliono, tutto bene, appena li vuoi arginare, scatta l'azione intimidatoria, per vilipendio a privato privilegio.
E con tanto di frangia parlamentare eletta esclusivamente a tutela dei privilegi di alcuni.
Sarà per questo che hanno il volto coperto, da perfetti delinquenti del tessuto civile.

astime ha detto...

Categoria sempre più simpatica: riescono a svegliare il Pinochet che sonnecchia in me :))
A Genova, per puro dato incidentale, ho fatto esperienza del primo, e spero ultimo, tassista in accesso psicotico della mia vita, brrrr! Fortunatamente io e la mia amica avevamo esperienza e ce la siamo cavata bene.
La Cancellieri potrebbe identificare facilmente i presenti attraverso la targa e magari chiedere al suo collega ministro di verificare la dichiarazione dei redditi (10.000 euro l'anno in media) invece di mandare i suoi sottoposti a menare 30 indignados in piazza S.Pietro.
La vigliaccheria di Schettino mi pare nulla rispetto a quella di questo governo e del parlamento che lo sostiene.
Comunque, sole e rare sassifraghe fiorite: buon sabato

p.s. captcha: witicul

Luca Massaro ha detto...

@ Kisciotte.
Benvenuto e grazie. Ti seguirò anch'io ché, di solito, i cavalieri erranti mi sono simpatici a prescindere.
A margine, mi pare che uno dei leitmotiv della protesta dei tassisti contrari alla liberalizzazione delle licenze sia: «La licenza è la nostra liquidazione». Eppure, quando liberalizzarono le licenze del commercio non mi sembra che i commercianti fecero tutto questo casino, nonostante che anche loro si videro togliere un privilegio dalla sera alla mattina.

Luca Massaro ha detto...

@ Astime
La Thatcher basterebbe, forse, non credi? ;-)
Scherzi a parte, quello che consigli al ministro dell'interno mi sembra buona cosa, fattibilissima e democraticissima.
Riguardo al sole e alle sassifraghe. Adesso vado anch'io qui nei dintorni a camminare, tra i nudi alberi e i tappeti di ghiande rosicchiate dai cinghiali. Se ci incontreremo, sarà bello salutarsi.

P.S.
Riguardo al captcha: è nella fase anale, come me. :-D

Kisciotte ha detto...

@Luca
Già, anche la faccenda della "liquidazione"... Which God Taxi Driver!
Beh, io erro, ma procedo proprio a zig zag, non è facile seguirmi, magari ci si scazza pure ;)
Beh buona passeggiata per boschi (invidia); io andrò per mostre.
ciao!

Anonimo ha detto...

Caro Luca , cari voi tutti
Non è che questo è un blog di estimatori della nostra classe dirigente che ci difende e lavora per il nostro bene?
non diciamo sempre(tra di noi ben al calcuccio a casa nostra con il gatto sulle ginocchia) che il governo è infame e l'unica via d'uscita è la rivoluzione?
E allora,le rivoluzioni sono turbolente e qualche naso rotto è proprio il minimo.
Non sono tassista e da adulto non ho mai picchiato nessuno.
Ma se vogliamo che qualcosa cambi bisogna che qualcuno cominci
Le chiacchiere stanno a zero ormai da tempo.
Sveglia,siamo in guerra

Luca Massaro ha detto...

No, gentile anonimo, non siamo in guerra, non ancora: la guerra non si fa in ordine sparso, categoria contro categoria, menefreghismo contro menefreghismo basta non tocchino me. In Italia, ovvero in Occidente, si sta ancora troppo bene, troppo al caldo, e la fame tocca veramente poche persone. E poi, suvvia, pensare che la rivoluzione cominci dal pugno di ferro dei tassisti mi sembra così triste e illogico...
La rivoluzione, anche violenta, sarà legittima soltanto nel momento in cui ognuno degli artefici della stessa lotterà non per il proprio orticello, ma per una terra nuova libera dalla schiavitù del capitale.