domenica 13 settembre 2015

Facciamo un po' di letteratura

Jan Saudek
Esistono dei luoghi nei quali si presuppone avvengano l'arte, la letteratura.
Quali?
Beh, le strade, le mostre, i musei, le case editrici, le riviste, i giornali, le università, la radio, la televisione, internet.
Come luoghi, hai elencato esclusivamente dei media: ritieni dunque che  l'arte e la letteratura avvengano, o meglio, si facciano, si producano soltanto dentro lo spazio (il confine) di tali luoghi?
Credo di sì. Pensa: tu in questo momento scrivi un dialogo metaletterario. Se lo scrivessi e restasse nel chiuso del tuo quaderno o del tuo pc, potrebbe esso considerarsi letteratura? (Non entro qui nel merito della qualità letteraria: non è il caso adesso di esprimere giudizi di merito su una letteratura del cazzo in fieri). Secondo me, no, in quanto non è veicolata, trasmessa – come una lettera non spedita.
Non mi convince molto quanto sostieni. Ti spiego perché con un esempio: un soggetto che si masturba nel chiuso della sua camera o del suo bagno, ecc., fa sesso? Se rispondi di sì, eccoti confutato. Se invece credi che no, se pensi insomma che chi si masturba da solo, in privato, non faccia sesso, propongo alla tua attenzione questo scenario: se il soggetto si masturba con una videocamera davanti e trasmette l'evento in streaming, lo consideri sesso oppure no?
Beh, mi pare pacifico rispondere di sì, in entrambi i casi. Anche se l'esempio dell'autoerotismo non è molto pregnante (!), in quanto chi si masturba, pur facendo sesso, di norma non lascia tracce (?) e quindi è un sesso diciamo poco comunicativo; mentre nel secondo caso, sì, senza dubbio perché qui il sesso viene trasmesso, veicolato e, appunto, fruito da un altro soggetto.
Dunque ritieni che il sesso e l'attività artistica per essere tali debbano uscire dal Sé e andare in cerca di altri Sé?
In un certo senso, sì.
Allora cosa pensi se, invece di continuare a scrivere menate, mi piazzo davanti una webcam e mi masturbo in cerca di bitcoin?
Penso che avresti più spettatori in bagno, davanti allo specchio.
Allora continuo a scrivere.

Excusatio non petita, accusatio manifesta

2 commenti:

Marino Voglio ha detto...

io ho recentemente scoperto che l'Arte si giova MOLTISSIMO dell'essere liberata dal giogo della relazione con "il pubblico".

Luca Massaro ha detto...

Vorre' esse' 'na purce pe' vedé cosa combini 'n segreto.