venerdì 14 luglio 2017

Almeno sul breve

Veloce, ché stasera ho da fare altro che stare a ragionare troppo intorno a un post di Giglioli, dal quale estraggo queste due frasi interessanti:
«Questo mi chiedo e non ho molte risposte tranne che sì, le persone contano, almeno sul breve della politica. E noi in Italia non siamo stati molto fortunati nell'esprimere queste persone».
Per quel che vale questo giochino, che è un giochino in fondo del cerca trova, ossia: trova i responsabili del disastro politico degli ultimi... aspetta, no, non andiamo troppo indietro, restiamo sugli ultimi sette-otto anni... ebbene, le persone che politicamente hanno contato sul breve, e che sono lungamente da criticare, avversare, affanculare, io direi - e non mi si taccia di berlusconesimo che vecchi post muffiti dimostrano quanto lo abbia avuto a culo il nostro caro amato presidentissimo di Arcore - da Monti in poi, prendiamo - prima di Renzi - Bersani e tutto l'entourage a guida piddìna d'allora: un disastro politico inaudito: non ne hanno azzeccata una: con la scusa dello spread sono stati complici di una delle leggi più antisociali della storia repubblicana, ovverosia, la Legge Fornero: e ne sono andati persino orgogliosi perché «altrimenti l'Italia sarebbe andata in bancarotta». Bravi, nel senso manzoniano. Invece di andare a votare subito, aspettare il 2013 e vincere per un pelo: sufficiente per prendere l'assurdo premio di maggioranza alla Camera, grazie al Porcellum: e poi andare in cerca di alleanze al Senato: anche qui: bum! Bersani e tutta la segreteria: un disastro assoluto. Ok, con l'imprevedibile successo del M5S (?) e la forza - e lo sberleffo - ottenuto, era difficile andarci d'accordo, ma: siamo sicuri? Fare due o tre cose soltanto insieme, necessarie (riforma legge elettorale, legge sul conflitto di interessi, qualcosina di sinistra a scelta) sarebbe stato possibile. E invece: Bersani si fece prendere per il culo dai pentastellati e poi dopo, aribum!, disastro per eleggere il nuovo presidente della repubblica, ossia: rieleggere Napolitano: ecco, fine: perché Napolitano è stato il padre politico di Renzi, hai voglia a dire il contrario. E quindi, sul breve: Napolitano, Bersani, Renzi: la fine della sinistra, la fine della storia politica breve del partito democratico.

P.S.
Noi italiani non è che non siamo stati molto fortunati, no: la fortuna c'entrerebbe se i politici fossero estratti a sorte. E quindi: 
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