Egregio Serra,
le scrivo la presente per unirmi ai propositi di «ricominciare a studiare».
Tuttavia, forse perché non appartengo alla sua stessa "classe", da tempo ho obliterato il riformismo e, parimenti, abbandonata ogni fiducia e speranza nel confronti dei partiti che pretendono rappresentarlo (in particolare quelli a "sinistra").
Per questa ragione, nel mio piccolo, per non cadere preda della paura piccolo borghese, sono in cerca di un autore che, grazie a una formidabile (e insuperabile) critica dell'economia politica, getti luce sulle contraddizioni della società capitalista e permetta di capire a fondo le ragioni della crisi generale che pervade il consorzio umano.
Quali letture mi suggerisce, quindi?
In attesa di una sua risposta, la saluto cordialmente.
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Egregio Massaro,
mi fa piacere che qualcuno abbia raccolto l'invito allo studio e, con altrettanto piacere, le suggerisco un autore che, con il suo Capitale, sta facendo tremare i polsi alle classi dirigenti occidentali: Thomas Piketty.
Mi creda: lo spirito rivoluzionario che pervade il libro è tale che, tra un capitolo e l'altro, mi sono dato alla coltivazione della lavanda.
Nell'augurarle buona lettura e buono studio, la saluto cordialmente anch'io.
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Egregio Serra,
mi scusi se la importuno nuovamente, questa volta per dirle che, grazie al suo suggerimento, lo spirito rivoluzionario che pervade il libro di Piketty ha spinto anche me alla coltivazione di una pianta officinale: l'ortica, della quale approfitto di allegare alla presente alcune foglie.
Nella speranza che Ella ci si pulisca il culo, la saluto ossequiosamente
2 commenti:
si sa mai te ne chieda una fornitura per la famiglia
Forse era meglio il capitalismo spiegato da Zio Paperone.
Piketty è un pelino in malafede
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