sabato 30 ottobre 2021

Subire, capire

C'è stato un giorno, non ricordo quale, in cui ho subito capito che subire è un po' capire a scoppio ritardato, un meglio tardi che mai, anche se non mai capito perché il mai non sia mai meglio del tardi, in fondo restare nell'incoscienza spesso aiuta, soprattutto la classe che subisce senza saperlo, con classe, senza acqua, senza idranti che la polizia ti spara addosso coi cannoni ad acqua senza un perché, ovvero perché lo dice la legge; e chi è la legge, tua sorella? Il più che prefetto è un trapassato che non ama il prossimo suo come se stesso, perché lui stesso si fa schifo da solo? E ci credo: se fossero dei narcisisti avrebbero pietà degli altri considerando se stessi impareggiabili modelli da imitare; invece, proprio perché lo specchio riflette il loro fallimento, per non spaccarlo portandosi sfortuna, preferiscono spaccare i coglioni altrui: non si diventa governanti per caso, c'è sempre dietro una motivazione edonistica. Chi se lo inculerebbe un beccamorto se non diventasse ministro o un sottosegretario, per esempio del contrario della salute? 
Ma lasciamo stare le circostanze; apriamo le finestre, cambiamo aria, che entri in casa un po' di bruma di fine ottobre a decomporre e disfare pensieri con poca linfa che, stanchi, si staccano dalla testa e cadono al suolo, come foglie senza clorofilla. Bello sarà camminarci sopra per udire il fruscio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Almeno qui ti puoi sfogare se ti senti male dentro per aver subito fuori qui puoi dire la tua è vero che tu dici "a che ti serve se ciò che hai subito rimane " ma puoi scriverlo farlo sapere "sputtanare " chi te lo ha fatto subire certo senza fare nomi altrimenti subisci di più pensa a chi vive in un luogo dove ti spiano anche sul pc ecco perché io sono d'accordo nel fare i funerali di stato a persone come L' attore Proietti perché ti danno in vita tanti pezzi dei vita in cui tu non pensi a nulla ma in quel momento ridi è sei felice piacere che spesso quelli che hai accanto e che ami capita che tanto piacere non te lo danno e tu lavori e spendi soldi e fatica coinvolgi sentimenti per cosa?
Non parliamo poi di chi ti governa li c 'è non da piangere ma da disperarsi e allora ami chi non vedi e non puoi nemmeno parlarci e quando queste persone se ne vanno non è pubblicità ipocrita quando leggi in tivvù la frase "ci manchi" perché è vero "Proietti ci manca" ho preso Proietti come esempio, mi auguro di essere stati chiaro, grz avermi permesso di dire la mia

Luca Massaro ha detto...

grazie a te, del commento.
Riguardo al tuo "esempio": Proietti è un grande e manca anche a me.

Anonimo ha detto...

X l'anonimo
ma che famiglia hai x attaccarti a proietti, ma sai quanti grandi artisti non ci sono +?
se vogliamo pensare a quanti di loro ci mancano, il conto non finisci mai.