venerdì 6 dicembre 2019

Gigante pensaci tu

Per seguire... no, non per seguire: per tuffarmi nell'onda polemica sulle nocciole turche che compongono la crema di nocciola, cacao ghanese o ecuadoregno, latte in polvere piemontese, zucchero europeo o extraeuropeo e olio di palma indonesiano o malese più famosa del mondo, oggi, al supermercato, ho visto una classica offerta natalizia sui cotechini composti con carne di suino nazionale (oddioporco!), allevati, negli ultimi quattro mesi, senza antibiotici e mi sono chiesto: ma le aziende farmaceutiche italiane produttrici di antibiotici da allevamento non dicono niente, non  minacciano licenziamenti?

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Alcuni anni fa, per avere internet sul pc anche fuori casa, comprai una chiavetta della vodafone che non prevedeva abbonamento, ma solo il pagamento del mese durante il quale se ne faceva utilizzo. Dopo circa quattro anni, la scorsa estate, vodafone ha deciso (credo in combutta con tutti gli altri operatori, ma non so di preciso) di far pagare un tot per il mantenimento della "sim" dati, anche se inutilizzata. Siccome questo è un cambio unilaterale delle condizioni contrattuali, avevo diritto alla disdetta immediata e gratuita, se la comunicazione di tale operazione mi fosse arrivata per tempo (scadeva credo a fine luglio). Ma, purtroppo, l'avviso è giunto a ottobre, via posta ordinaria, tra l'altro a un indirizzo (via e numero) sbagliato.
Li chiamo e, con la pena solita per quanto sia complicato collegarsi con un operatore vivo, procedo con la disdetta secondo le loro indicazioni: a voce e attraverso il format del sito web.
Dopo una decina di giorni mi chiamano loro e mi fanno fare la registrazione telefonica di disdetta.
Credo che sia tutto finito, ma no: le bollette tra agosto e novembre le devo pagare comunque. A tal fine, mi chiama una società di recupero crediti comandata da vodafone, che mi dice come pagare, anche con bonifico, in un'unica soluzione: 15€ e sarà concluso il contenzioso.
Io faccio il bonifico, gli invio una copia dell'avvenuto pagamento ma, dieci giorni dopo, ricevo nuova mail di sollecito pagamento fatture.

Mi date per favore un suggerimento per chiamarli senza mandarli affanculo?

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Il Censis, nell'ultimo rapporto sulla situazione sociale nel Paese, rileva che gli italiani vorrebbero un uomo forte che non debba preoccuparsi di Parlamento ed elezioni. E vabbè, non c'era bisogno di un rapporto del Censis per saperlo, bastava cercarlo nelle parole di Flaiano che «il fascismo conviene agli italiani perché è nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta i loro odi, rassicura la loro inferiorità».
Ma ciò che più è interessante, è notare che gli italiani vorrebbero l'uomo forte perché costui non debba preoccuparsi di Parlamento ed elezioni. 
Ora, dal mio piccolo punto di vista di italiano minimo senza alcun orgoglio di esserlo, domando: ma se il problema sono il Parlamento e le elezioni, non sarebbe più facile non andare a votare, sì da non eleggere nessuno in Parlamento e provare a vivere in una nazione da bravi uomini deboli che non hanno bisogno di uomini forti che chiedono (perché lo vuole gente!, dicono) di fare a meno del Parlamento e delle elezioni?

2 commenti:

Sara ha detto...

Io dubito del rapporto del Censis, si può?

Luca Massaro ha detto...

Certo che puoi, anche se, gentile Sara, considera che forse, una volta tanto, potrebbero aver ragione
;-)