domenica 9 febbraio 2020

Il peso umano

« Intorno all’XI secolo secondo il computo cristiano, [...] popolano il pianeta (ma si tratta, avverto, di stime) suppergiù, ad essere ottimisti, 290 milioni di persone. Niente, in confronto ai sette miliardi e mezzo di oggi. Differenza abissale, di un pianeta notevolmente meno antropizzato, dove nel rapporto tra uomo e natura è la natura ad avere il sopravvento, con una forza condizionante. »
Amedeo Feniello, in AA.VV, Storia del mondo. Dall'anno 1000 ai nostri giorni, Laterza, 2019.

Insomma, nel 1010 d.C. gli umani erano, suppergiù, 300 milioni, mentre nel 2020 sono o, meglio, siamo (finché si campa) 7 miliardi e mezzo. E diamo pure la colpa ai pangolini.
Chissà nel 3030 quanti saranno (saremo non lo potremo dire, Sanremo chissà).

Pensando all'oggi, a questo oggi che ci costringe a essere così deludenti rispetto a quello che potremo fare per rendere il mondo un posto migliore (il mio modestissimo contributo, quasi nullo, è qui, nella dispersione di pensieri senza costrutto e spessore), possibile che non ci accorgiamo di quanto graviamo sulla biosfera con il nostro vivere, defecare compreso?

A questo proposito, in un altro libro che ho attaccato a leggere oggi: S.L. Lewis-S.A. Maslin, Il pianeta umano. Come abbiamo creato l'Antropocene, Einaudi, 2019, si legge:
« Sulla terraferma, se pesiamo tutti i grandi mammiferi presenti sul pianeta oggi, soltanto il 3 per cento di questa massa vive allo stato selvatico. Il resto è costituito da carne umana per circa il 30 per cento del totale e dagli animali allevati di cui ci nutriamo per il rimanente 67 per cento. »
Ma affinché il pianeta ci regga meglio, non è necessario mettersi a dieta o diventare vegani, né tantomeno cannibali: il problema da risolvere è come organizzare il nostro vivere, defecare compreso. Come sussistere, che cosa produrre, per quali finalità, giacché le finalità attuali (quelle dettate dal sistema produttivo vigente: il profitto alias la valorizzazione del capitale), sono le vere responsabili dell'abnorme aumento del peso (incidenza) umano sul pianeta, più della tettonica a placche, più dei vulcani o dello sporadico bombardamento di meteoriti. 

1 commento:

Olympe de Gouges ha detto...

https://www.corriere.it/ambiente/11_agosto_26/censimento-specie-viventi_06438cd2-cfd2-11e0-8b29-ded5cf627aec.shtml