domenica 23 febbraio 2020

Il disagio del contagio


Nel mentre redigo questo post, mi provo un paio di sneakers con il pigiama: una combinazione di tendenza che rende più accattivante il mio look da pantofolaio serale (e seriale). D'altronde, cerco di distrarmi come posso, per essere sempre a mio agio, lontano dal contagio.

Soprattutto - alche anche se è piuttosto difficile - provo a stare lontano da: notiziari tv e trasmissioni in diretta con inviati aventi il microfono in mano (meglio in mano); dai socialmedia; dai quotidiani online (purtroppo, così facendo, mi sale l'Ansa).

Ma torniamo alle sneakers.

Con le stesse scarpe da corsa, che ho indosso adesso per provare combinazioni di tendenza, stamani ho corso dodici chilometri e duecentosettanta metri in un'ora e due minuti e qualche secondo, tenendo quindi un passo di 5:06 min/km: non male per un ultracinquantenne.

A proposito degli ultra-enni: perché sovente i giornali, nei titoli e negli occhielli, non specificano l'età precisa delle persone coinvolte in fatti cronaca, ma si rifugiano, appunto, ultra-enni?  

Ma quanto stronzo è quel virologo ultrà della Lazio? Gli pigliasse la diarrea per far uscir di culo tutta la merda che sparge via social.

Purtroppo non sono disinformato; purtroppo tengo aperte varie finestrelle delle news per contare i numeri del contagio, o per leggere la sequela di ordinanze delle pubbliche autorità, o per sentire i pareri degli esperti, o per piangere sulle dicerie degli untori...
Spero torni la calma presto, o il niente presentato da Fiorello e Amadeus.

2 commenti:

Marino Voglio ha detto...

ammazza vai forte. complimenti.

(se anche tu c'hai le molle acme non mi disilludere, ti supplico)

Luca Massaro ha detto...

sapessi dove trovarle, proverei, anche per solidarietà con il mio eroe della Warner preferito