sabato 1 febbraio 2020

Per dindi Lipperina

La Lipperini, scandalizzata, su Facebook scrive:
«Il romanzo di Fontana, in lettura, è splendido. In lettura, ripeto. E i critici dovrebbero parlare dopo aver letto, perdindirindina.»
E senz'altro ella avrà ragione, ma, prima di dire perdindirindina, avrebbe dovuto considerare che i critici, in quanto lettori, hanno facoltà di scegliere che cosa leggere e aver dei sani pregiudizi: e qualsiasi romanzo che superi duecento pagine è pregiudizievole.

Poi, si dirà: ma i critici sono pagati per... per leggere e non leggere.
Immaginate un critico (classe 1937) che apre il pacco di libri che gli editori gli hanno spedito perché li "visioni" e, nel caso, li recensisca. E poniamo che tale critico abbia una rubrica settimanale su un quotidiano, per la quale è pagato, e nella quale è libero di scrivere di quel che più gli aggrada, settimana dopo settimana. Questa settimana, la cosa che più lo stupisce, sono tre libri di tre autori italiani, più o meno giovani, più o meno sconosciuti, le cui pagine, messe insieme, danno un totale di 2188. Può egli avere il diritto di criticare garbatamente, non il contenuto dei libri, ma tale abbondanza premettendo, appunto, che:
«Non so quando troverò il tempo di leggerli, e francamente non ne sento il bisogno.»?
Secondo me sì. Anche perché, per quel che mi riguarda, nonostante non dubiti che quei libri siano splendidi in lettura, credo che siano ancora più splendenti in non lettura, o anche: li potrei leggere soltanto se mi pagassero, per ognuno, almeno dieci volte il prezzo indicato in copertina.
Perdindirindina.

9 commenti:

Marino Voglio ha detto...

ormai a esse' dostojevskij* cor compiute semo boni tutti. li volevo vede cor pennino se facevano tanto i victor hugo...

* se nun me sbajo co' quarcun artro - sempre possibile - fedor pe' pote' profonne' ad libitum sui ha dovuto assume' 'na scrivana - e poi se l'è dovuta sposa'...

Luca Massaro ha detto...

Gli odierni logorroici se contentano della scrittura vocale.

Anonimo ha detto...

Come si fa a criticare un libro senza averlo letto? che caxxo si dice di quel libro se non sai di cosa tratta? e come è posto l'argomento trattato? non ha tutti i torti è come se io criticassi il tuo blog e non ho mai letto ciò che scrivi....non lo trovo nemmeno giusto

Luca Massaro ha detto...

caro/a anonimo/a, ti ringrazio di passare di qua, leggere e commentare, ma sappi che a me piacciono le zeta.

Anonimo ha detto...

per avere un motivo per non pubblicare il mio commento?

Luca Massaro ha detto...

Ma no, ci mancherebbe. Anzi, ti invito a commentare quando desideri, tuttavia, per favore, "cazzo" scrivilo con le zeta, grazie.

Anonimo ha detto...

nella storia ci sono tanti cambiamenti sociali ed esprimersi verbalmente e con la scrittura fa parte dei tanti di questi cambiamenti... solo pochi anni fa e in televisione e sui giornali e anche qui sul pc se alludevi alla parola eri cancellato, ora al contrario se la stessa non la scrivi bene e chiara sei criticato...bisogna aggiornarsi anche su questi cambiamenti grazie per avermelo fatto notare

Marino Voglio ha detto...

...se pò di' raxixa uxello
cixio nerxo torxore pexxarolo
axtacxapanxi moxxolo bugxolo
aspexge cucuzzoxa e stennarexxo

(la saprei tutta eh, ma me so' già rotto er cazzo)

Massimo ha detto...

Io ho paura di essere censurato se nomino la Lipperini ... ormai è un attimo.