mercoledì 3 novembre 2021

Vegeti e cannibali

Vorrei darvi una buona notizia, se foste pronti a riceverla: il governo è morto, d'un tratto, tutta la compagine, tutta d'un colpo, un malore improvviso, secco. Chiamato per un'interrogazione alla camera, non si è presentato. Provato a chiamare i componenti, ma niente: nessuno ha risposto. Andate le forze dell'ordine: tutto in ordine, tranne il corpo del governo, esanime, steso a terra. Chiamato la scientifica («Cazzo ci fai Burioni qui?» urla un sottotenente assai preciso nel rilevamento «Non c'entri un Fazio»). Chi sarà stato? Toro seduto? No, non l'hanno fatto sedere manco un giorno. I Talebani? No, a Roma vengono solo a vendere oppio per i popoli. Dillinger? È morto prima lui. Un sogno? Può darsi, con polluzione notturna.

Caso risolto: di desiderio non è mai morto ammazzato nessuno. Il governo è vivo, vegeto e cannibale.

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