venerdì 19 novembre 2021

Buttare lì qualcosa

Oggi, nel primo pomeriggio, ho incontrato una quercia, bella, grande, maestosa, rivestita ancora di quasi tutte foglie, bionde com'era bionda Brigitte Bardot. Un tronco possente, di benefattrice, silente, da abbracciare senza strofinare troppo le mani o le guance, data la consistenza della corteccia. E che slancio verso il cielo i rami protesi a catturare quanta più luce possibile, fonte primaria del suo, del nostro essere qui. 
Fatte le presentazioni ( - Buon pomeriggio, signora Quercia... - Mi chiami pure Luisa.), le ho chiesto se potevo permettermi di raccogliere alcuni dei suoi frutti caduti sul manto erboso, quei pochi rimasti ché - immagino - molti in precedenza già manducati da ghiotti scoiattoli e da voraci cinghiali. 
- Certamente, faccia pure e mi dica, se posso chiedere: a che cosa le servono? 
- A niente signora Luisa, a niente, solo a gettarli in qualche posto lontano da qui, perché sarebbe bello - penso anche per lei - se queste piccole ghiande potessero replicarla altrove, tra mezzo secolo e più, quando io non ci sarò e lei, sì, forse ci sarà ancora più vecchia di quanto sia già, ma soprattutto ci saranno dei nuovi alberelli che cercheranno di riprodurre le stesse sue gesta di amore. 
- Oh che pensiero gentile, che cosa gradita mi fa. 

E così, con una tasca piena di ghiande, l'ho salutata con un leggero inchino e ho proseguito i miei passi buttandone una or qui, or là come fosse cosa buona giusta, e sono andato via.

2 commenti:

Il principe ha detto...

Non bisogna buttare mai niente.
Qui trovi la ricetta del risotto alle ghiande
https://tinyurl.com/36d3ww2c

Luca Massaro ha detto...

Grazie del pensiero