sabato 9 luglio 2022

Tempi d'Ulisse

Che mondo, che tempi: fibrillanti, scoppiettanti: persino un petardo basta per ammazzare un politico del Sol Levante che faceva notare cose che risultavano indigeste ad altri colleghi banchettanti, mentre da noi, in particolare nella città culla di tricche tracche e bombe a mano, i ministri degli esteri vegetano ancor.

È la dieta mediterranea, senz'altro, senza dubbio, senza fondamento.

In Georgia sono cadute le torri di granito, simbolo di qualcosa che (vedete), sulle quali c'erano scritte cose neo malthusiane. A Francoforte va all'asta la statua simbolo dell'Euro per via dei costi di manutenzione: è per questo che il Buonarroti non ha messo le mutande al David?

Stralci di televisione estiva, replicati in luoghi dove li possa vedere ché la televisione non ce l'ho più, mandano in onda sconcezze pregliasche, mature più delle marasche, che merli sfavorevoli beccano e ricacano sulle teste di spettatori fiduciosi nella scienza e nelle virtù teologali. 

Intanto, riprendo l'Ulisse: 

«Or dunque, uomo, chiunque tu sia, guarda a quella fine estrema che è la tua morte e alla polvere che afferra ognuno che sia nato di donna perché come egli uscì ignudo dal grembo della madre così ignudo dovrà egli dipartirsi alla fine per andarsene come se ne venne».

Quando sarò morto, se vorrò dipartirmene ignudo, nelle disposizioni dovrò lasciare scritto che mi si copra giusto con un lenzuolo e mi si posi sulla nuda terra, senza cassa da morto, soprattutto quella zincata, ché i vermi e altri simpatici decompositori facciano in fretta il loro lavoro e la terra digerisca presto il cadavere che sarò. 

Intanto, continuo l'Ulisse...

«E Sire Leopold che era il meglior commensale che mai avesse seduto al desco di quei clerici ed era l'uomo più mite e cortese che mai abbia posto man di massaro sotto cul di gallina ed era il più leal cavaliere del mondo che mai abbia servito donna gentile, levò a lui cortesemente la coppa. Doglie di donna con meraviglia meditando»...


6 commenti:

Anonimo ha detto...

"persino un petardo basta per ammazzare un politico del Sol Levante che faceva notare cose che risultavano indigeste ad altri colleghi banchettanti, mentre da noi, in particolare nella città culla di tricche tracche e bombe a mano, i ministri degli esteri vegetano ancor."

Nonostante il politico del Sol Levante fosse il primo ministro, da noi certi militanti armati di elmetto si augurano l'assassinio del ministro degli esteri per risolvere tutti i loro problemi elettorali. Ma soprattutto mentali.

Luca Massaro ha detto...

Anonimo, ancora una volta hai perso l'occasione di restarlo venendo qui a lordare queste pagine con i tuoi sputi che sbagliano sempre mira, peggio: sono sputi controvento.
1) Shinzu Abe non era più primo ministro, ma stava facendo un cominzio magari per ridiventarlo.
2) È la tua mente che si augura ch'io mi auguri, quando - invece - mi limito a constatar, sotto le stelle del Messico a trapanar.
3) Militante armato? Ricordi come rispose l'indimenticato Umberto Bossi alla signora Boniver?
4) Per caso, depositi le tue cantonate anche in altri siti? Se sì, sarei curioso sapere dove, per divertirmi un po'.

Anonimo ha detto...

Ma quale constatazione l'accostamento tra un politico assassinato e uno che ancora 'vegeta', ma vai a cagare, và. La morte di un personaggio minore come Di Maio non cambierebbe una virgola, vigliacco di merda. Shinzo Abe è da sempre considerato il vertice, primo ministro di un partito conservatore che è alla guida incontrastata della nazione da metà degli anni cinquanta. Il vertice di una politica ultradecennale e che corrisponderebbe semmai a Draghi, Berlusconi, Prodi non a un ministro degli esteri di dubbia rilevanza politica e quasi moderato al cospetto del categorico guerrafondaio e antirusso Bersani.

L'unica ragione di una simile cagata di un malato mentale è ossessivamente propagandistica, propria di militanti con l'elmetto, idiota totale

Anonimo ha detto...

Ragiona piuttosto su questo, povero vigliacco: le inspiegabili ragioni culturali antirusse di Bersani, il razzismo antirusso che vediamo emergere dalle fogne. Prima di prendertela col "nemico" andrebbero lavati i panni in casa con "l'amico" che evidentemente ha inculato qualcuno di sorpresa

Luca Massaro ha detto...

Anonimo: perché vieni a schiumare qui? Non capisco niente di quello che dici, davvero. Niente. Apri un blog, è gratuito; oppure un profilo "social" (twitter o facebook) e butta la tua rabbia da un'altra parte perché è troppo acida per questo terreno ove convivono grano e zizzania.

Non voglio passare per censore, ma se continuerai a deporre ivi le tue disquisizioni in modo rabbioso e offensivo mi costringerai, nuovamente, a moderare i commenti e buttarli nel cestino.

Alle tue offese ho già dato risposta. Voglio però precisare qualcosa sull'«assassinio» di Abe. Che si sia trattato di un attentato dei servizi e non del gesto di un folle, è cosa che non ci vuole un genio per constatarlo. A occhio, Abe è stato ucciso perché aveva idee più simili a quelle di Trump che a quelle dell'attuale inquilino della casabianca e un suo possibile ritorno al comando avrebbe ostacolato i desiderata di Washington DC.

E, per tornare al nostro eroe alla Farnesina, proprio per questo, proprio perché la sua azione politica è ininfluente che non avrà alcuna ragione di temere i "tricche tracche" che certamente sono più insidiosi nella nostra penisola di pena che nel Sol Levante. Hai capito ora o devo ri-raccontarla alla Gino Bramieri?

Io non mai augurato la morte di chicche e sia, neanche di Berlusconi al suo apogeo - e sì che mi stava sul cazzo, ma sempre meno di quanto adesso mi stia tutta la classe dirigente del PD. Ed è per questo che sto alla larga da costoro, anche da Bersani, che non so che cazzo abbia detto per averti tanto scandalizzato, ma capisco, perché come parla fa incazzare anche me.



Luca Massaro ha detto...

Alcune spiegazioni, per me convincenti, sul perché Abe sia stato ucciso.

https://www.renovatio21.com/lassassinio-di-abe-e-quella-cena-da-incubo-con-obama/