venerdì 11 novembre 2022

Man-into-wahpaow

Il pane della titubanza è fatto
di farina doppio zero canadese
che s'incolla ai villi intestinali
come cemento a pronta spalmato
sopra le indecisioni prese.

Spingo il corpo avanti, più
avanti che posso, più di Ponzio
Pilato seduto sulla tazza
con un Bartezzaghi in mano
in attesa di risolversi. Nel

frattempo potremo andar per boschi
rispettando il galateo zanzottiano:
raccogliere funghi nell'attesa
che questo caldo ottobre si disfaccia
e l'aria torni finalmente diaccia.

Una zanzara sfacciata mi punge
un avambraccio e io non oso più
guardare in basso tra il fogliame
che si compenetra nel terreno:
alzo gli occhi al cielo che continua

a essere sereno, a parte gli incroci
lattiginosi spruzzati da velivoli
che ci invitano a giocare a tris
e a scrivere x o x x o n i 
come summa di tutte le opinioni.


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