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venerdì 22 marzo 2019

La Via della Sega

Tra i 29 accordi che saranno firmati, v'è anche quello del seme bovino (sperma di toro congelato).
Anche se non è specificato chi esporta e chi importa, sembrerebbe a tutta prima che sia l'Italia a vendere e la Cina a comprare.
Centro Tori Chiacchierini. Vendono seme logorroico.

E che dire delle arance siciliane che saranno finalmente trasportate via aereo, attese trepidamente da 600 milioni di clienti cinesi.
Di Maio gongola:


Naturalmente gli aerei saranno alianti, vero?
Come mi sembra di aver rammentato alcune settimane fa, quest'anno non ho mai visto arance siciliane sotto l'euro al chilo. In Toscana, che vi giungono autotrasportate. Orbene, quanto verrà a costare un chilo di tarocchi siciliani in Cina? E quanti dei 600 milioni cinesi indicati dal vicepremier potranno acquistarlo senza difficoltà e con frequenza? Infine: l'impatto ambientale dei trasporti sarà di maggiore o minore entità se paragonato al [l'eventuale] completamento della Tav?

Ma lasciamo perdere e occupiamoci di cose serie.
Al Quirinale cena di gala. Tavoli a ferro di cavallo. Era meglio a ferro di toro, ma tant'è. Alla fine del banchetto, dopo i babà alla frutta, canterà Bocelli, per coprire i flati e i muggiti.

Vendere, comprare, vendere, comprare, vendere. La Via della Sega!

sabato 6 ottobre 2018

La polizia non può intervenire

Ansia

Se non erro, l'uccello raffigurato è una rondine.
Speriamo che, almeno per un semestre, sverni in Sudafrica.

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Ho visto che Berlusconi ha comprato il Monza dichiarando che la squadra sarà composta soltanto da giovani calciatori italiani senza barba, senza tatuaggi, i quali chiameranno l'arbitro «Signor Arbitro» e faranno autografi ai tifosi non con uno scarabocchio, bensì con la firma leggibile.
Galliani, in un orecchio, gli ha ricordato che bisogna scendere in campo in undici più le riserve.

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In replica alle critiche della Commissione europea sul DEF, Di Maio e Salvini (il primo durante una visita a una manifestazione della Coldiretti, il secondo su Twitter) hanno detto, in sostanza, che l'Unione Europea che conosciamo, tra sei mesi (dopo le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo), sarà finita, dato che - prevedono - 500 milioni di elettori voteranno partiti sovranisti e populisti come quelli a cui i due ministri italiani appartengono.
Che precipitosi. Secondo me stanno facendo i conti avanti all'oste, dato che la Commissione non è istituita dal Parlamento europeo, bensì dai governi europei. E non risulta, al momento, che i principali paesi dell'Unione siano governati da governi della medesima natura di quello italiano.

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Antonio Monda è il direttore artistico del Festival del Cinema di Roma. 

mercoledì 3 ottobre 2018

L'immoralista

Affinché i seguaci di un gruppo (politico o religioso) riescano prima a emulare e successivamente a superare il fondatore, occorre che essi mettano in atto pratiche operative o rituali che eccedano in fideismo e determinazione i principi fondativi che sono alla base del gruppo stesso. 

Esempio lampante è l'odierna dichiarazione del ministro Di Maio relativa alle modalità con cui sarà erogato il reddito di cittadinanza prossimo venturo: una carta di pagamento interamente tracciabile che impedirà l'acquisto di spese immorali.

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Per una decina d'anni o forse più, ho avuto un amico che faceva il barbone (alcolizzato, gran fumatore, aveva lasciato il lavoro e la famiglia ed era finito a dormire in stazione o altri luoghi di fortuna). Siccome, all'epoca, aveva in carniere una ventina d'anni di lavoro (alle poste, mi pare), ma poco più di cinquant'anni, non aveva diritto ad alcun sussidio e campava mangiando una volta al giorno alla caritas cittadina e, per le spese extra, chiedeva direttamente l'elemosina a tutti i parroci delle diocesi raggiungibili di un paio di province limitrofe. 
Un giorno, al compiere dei sessantacinque anni, ricevette finalmente la pensione minima che corrispondeva, se non ricordo male, a circa seicento euro. Una miseria, d'accordo, ma io credevo che - seppur pochi e sempre usufruendo dei servizi agli indigenti che la caritas offriva - gli sarebbero bastati per trovare una stanza dove lavarsi, dormire, trovare un minimo di comodità.
Non ci fu niente da fare. Già dalla prima erogazione, decise di spendere la pensione così: prendersi una camera in un albergo confortevole per due, tre notti. Pranzare al ristorante. Bere vino da poco sino allo sfinimento, fumare a più non posso, buttarsi sul letto e dormire ventiquattr'ore filate. Tutto finché i soldi non finivano. Poi, fino al prossimo assegno, di nuovo elemosina, la mensa della caritas, le poltrone scomode della stazione. È andato avanti così almeno un triennio finché non è morto. L'immoralista.

martedì 18 settembre 2018

Politica e micologia

Finalmente si torna a parlare di politica e micologia. Dato che non tutta la politica è commestibile e, purtroppo, moltissima è velenosa, sembra più opportuno che a esaminarne gli effetti sul corpo dello Stato non siano i politologi tipo Panebianco o Galli Della Loggia, bensì esperti micologi come la dottoressa Stephanie Clifford assurta agli onori delle cronache per aver analizzato la composizione del fungo “Mario Kart” prima che questi divenisse il fungo più potente d'America.

Funghi di altro genere, dall'aria un po' falloide, spuntati da relativamente poco sul terreno della politica italiana, si lasciano facilmente cogliere, con il rischio che la continua assunzione possa intossicare definitivamente gli stomaci e le menti della cittadinanza che ne fa uso: sono i cosiddetti funghi populisti, una tipologia che ama soddisfare la pancia della gente con diktat e pretese, a seconda del terreno che hanno la ventura di occupare.

domenica 9 settembre 2018

Distruggersi un po'


Stamani, in una splendida domenica di sole settembrina, lungo un largo marciapiede d'asfalto che costeggia una strada circondata da villette a schiera, ho visto una doppia coppia di Testimoni di Geova giungere ognuna da direzioni opposte e incontrarsi, mestamente sorridersi e allargare le braccia, sconsolate, forse perché nessuna delle due era riuscita nell'intento di entrare in casa di qualche famiglia per dare corso alla loro opera di predicazione.
La vedevo, la doppia coppia, a un dipresso, mentre provvedevo a buttare nei cassonetti specifici i rifiuti per la raccolta differenziata. La vedevo, credendomi non visto, quando invece, una coppia si era accorta che li guardavo. Così, un attimo prima di rimontare in auto, sento dirmi: 

- Mi scusi, Signore, lei è della zona?
- Sì, anche se non abito proprio qui.
- Non solo lei, sa. Anzi: sembra che non ci abiti nessuno, giacché nessuno ci risponde.
- È domenica, dunque...
- Appunto, è domenica: qualche famiglia dovrà pur essere in casa!
- Non vi crucciate: ancora qualche settimana e li troverete tutti: ci penserà Di Maio¹ a far restare in casa le famiglie. Al momento, per quanto possono e riescono, provvedono a distruggersi un po' come cazzo gli va.


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¹  «In materia di commercio, sicuramente entro l'anno, approveremo la legge che impone lo stop nei fine settimana e nei festivi a centri commerciali, con delle turnazioni e l'orario che non sarà più liberalizzato, come fatto dal governo Monti. Quella liberalizzazione sta infatti distruggendo le famiglie italiane».

martedì 3 aprile 2018

Affari correnti

1. Aldilà di come si concluderà la trattativa per la formazione del nuovo governo, se vi sarà accordo oppure no, per il momento va riconosciuto a Di Maio e al gruppo dirigente del suo partito, il merito di mantenere una condotta politica che rispetta, in gran parte, i desiderata degli elettori che hanno riposto fiducia nel M5S. 
Infatti, stante le condizioni presenti, quale musica migliore per le orecchie di un "grillino" di quella che intona: patto alla tedesca con Pd o con Lega, ma senza Renzi e senza Berlusconi?

2. Berlusconi, per lesa maestà, avrebbe detto a Di Maio «chi si crede di essere? Lui non sa chi sono io? Chi sono io? Un disonorevole.»

3.Domande al governo in carica per il disbrigo degli affari correnti:
a) dopo aver buttato fuori, a torto, due diplomatici russi per il caso Skipral, Gentiloni farebbe in tempo a telefonare a Putin per farsene rimandare altri due?
b) costituirsi alla Consulta in difesa della costituzionalità del reato di istigazione al suicidio è, per il Governo Gentiloni, un affare corrente o un affare morente?



sabato 16 dicembre 2017

Ameno

Repetita: non voglio essere scambiato per un sostenitore dei Cinquestelle, benché meno di Di Maio, il quale mi sta sul cazzo sin dalla prima sillaba, ma è chiaro che se uno dice una cosa giusta sulla quale si predica inutilmente da decenni, come tagliare le pensioni d'oro e i diritti acquisiti per esempio, se i Cinquestelle arrabbiati ci riusciranno tanto di cappello, risparmio o meno, non è questo il punto, è il principio, e per principio non esiste esistano umani che con una, o due o tre (ma non muoiono mai?) tre legislature vadano a percepire pensioni il cui aggettivo qualificativo più giusto è: vergognoso (e mi ricordo del primo caso che mi venne agli occhi: Lamberto Dini, ed è più di trent'anni che costui, con quella faccia, percepisce uno sproposito) - ma comunque, la cosa che mi ha infastidito è che a seguito di una dichiarazione elettorale in cui Di Maio ha promesso il taglio delle pensioni d'oro, Renzi,  per bacchettarlo e/o coglierlo in fallo (coglili il fallo, coglione), ha replicato con un tweet, il seguente:
con ciò credendo di confutare la pretesa populista del candidato del Movimento grillino.
Orbene, neanch'io penso che duemilatrecento euro al mese siano una pensione d'oro. Purtuttavia, duemilatrecento euro al mese, se confrontate con una pensione (o uno stipendio) da mille euro al mese, fanno un certo effetto, che nelle vite ordinarie d'occidente può essere tradotto come segue: duemilatrecento euro al mese è un emolumento da benestante, mentre mille euro al mese sono una paga da morto di fame. Tanto che, se fossi un despota - più o meno illuminato - con pieni poteri esecutivi e di controllo del bilancio statale, io livellerei lo stipendio universale a duemilatrecento euro al mese per tutti, da quelle testine di cazzo di calciatori (e manager annessi), ai pulitori dei cessi delle stazioni centrali, per finire con i nostri tanto vituperati parlamentari. Invece, mille euro, li riserverei soltanto a quei citrulli che hanno fatto il presidente del consiglio e che conoscono i numeri del Bilancio dello Stato e non hanno percezione della differenza che passa tra la miseria e qualcosa che non lo è.

lunedì 18 settembre 2017

Prova cazzoni

Roberto Saviano, memore della volta in cui persino Grillo cercò di candidarsi alle primarie del PD, sfida i cinquestelle opponendo la propria candidatura a quella Di Maio, con un discorsetto a melanzana sulla sua pagina facebook, nel quale presuppone, presuntuosamente, che la sua presenza determinerebbe la competizione più democratica e cristallina, perché renderebbe più difficile la vittoria di Luigi il Riportino. 

Ma s'illude, giacché, ammesso e non concesso che i grillini gli concedano di candidarsi, non avrebbe chances di vincere contro il rappresentante perfetto dell'acribia nazional popolare, del perfettino puntuale e meticoloso, paladino del partito dell'onestà.

Viceversa, nel 2009, gli allora supervisori ai regolamenti interni al PD, rifiutarono la candidatura di Grillo, perché costui, se avesse avuto via libera, rischiava seriamente, non dico di vincere, ma di avere una forte legittimazione politica all'interno del partito.

Insomma, se Saviano avesse via libera, credo che rimedierebbe una sonora figura cacina.


lunedì 18 aprile 2016

La Via dell'Onestà




Se i tratti somatici hanno scarsa valenza predittiva, i modi linguistici, invece, lasciano poche ombre sul carattere, sulla personalità, sulla natura umana del parlante.
Soltanto un manicheo d'indole dispotica riduce il commercio umano ad una eterna lotta tra onesti e disonesti, dove questi ultimi prevalgono per grazia del favore governativo. 
Per tali paladini del Sommo Bene non esistono zone grigie, tutto è chiaro, netto, definitivo: da una parte il male (gli altri), dall'altra - appunto - il bene (noi). 
Beati gli ultimi che con noi saranno i primi. E viceversa. 
Se andranno al potere, a chi attualmente «dei bisogni dei cittadini onesti se ne frega», renderanno la pariglia: se ne fregheranno dei cittadini disonesti e favoriranno quelli onesti. Per decidere chi farà parte delle due squadre sarà fatta, beninteso, una consultazione online.