Potrei con un certo preavviso dirti amore non ti ho mai dimenticato, così a scena aperta davanti a tutti, per cogliere te e tutti, pochi astanti, di sorpresa, vedere reazioni, espressioni facciali, magari spinte e sputi, strattonate e corse, qualche che cazzo dici ma sei scemo, e la piega di un sorriso che manifesta tutto lo scherno sotteso a quella frase da scena madre, ma non sono mica pazzo, ti ho dimenticato eccome, era necessario per sopravvivere degnamente e trovare altrove la falsariga degli stessi piaceri, quelli che indagavano nel profondo la tua essenza nelle settimane, no, settimane no, nei giorni sparsi di un mese sempre pieno di impegni, indisposizioni, lune di traverso, mestrui compresi e insomma tutto sommato sono in debito, me la desti molto meno di quanto la volli e, per converso, prendesti meno di quanto potevi ricevere, non siamo stati una coppia da parità di bilancio per capirsi.
Tutto questo discorso perché, comunque, mi fa sempre un certo effetto vederti, e per fortuna ti vedo di rado, ma così di rado che potrei persino a volte pensare che sei morta, e tu lo stesso potresti pensare di me, anche se c'è tra noi una grande differenza: se tu mi cercassi - e non mi cerchi beninteso - mi troveresti subito; se invece ti cercassi io, e non ti cerco, non ti troverei neanche con i moderni mezzi messi a disposizione dall'informatica; sei così sparita che, a volte, mi viene persino il sospetto tu sia mai esistita, e in questi casi, per solvere ogni dubbio, vado a rileggere quante volte mi scrivesti amore, e lo scrivesti così tanto che persino io, che sono uno scettico di natura, alla fine mi risolsi a crederti e fu proprio in quel momento che tu iniziasti gradualmente, ma inesorabilmente a sparire, ti era bastato indurmi in tentazione, farmi cadere nella trappola della fede, dell'amore che si fa pensiero fuori della carne, che sembra nella parola avere lo stesso equipollente che nel contatto.
Fu a quel punto che mi sorridesti diversamente e a prendere un certo vantaggio, perché sapevi che avrei iniziato a pensarti a fondo anche quando non c'eri, soprattutto quando non eri con me; e in questo fosti saggia - io meno, giacché divenni un semplice fedele che non faceva altro che pregare per ottenere qualche concessione; per fortuna, bastarono poche settimane per diventare ateo nei tuoi confronti, un ateo serio, senza alcun livore o senso di rivalsa contro un culto che, in fondo, era limitato, senza t.