giovedì 21 dicembre 2017

Cara, mi si è gonfiato il qualunquismo


Corca.

Mi riferisco, chiaramente, all'abbonamento mensile ai quotidiani online in genere, la Repubblica in particolare. Nondimeno, ringrazio il direttore Calabresi per aver concesso l'accesso gratuito all'incipit del suo editoriale odierno, ove si legge che lui, un anno fa, riguardo alla conferma di Maria Elena Boschi a ministro del governo Gentiloni, scrisse che tale scelta, improvvida, avrebbe gonfiato il qualunquismo. Cioè. Ora che ci penso, soprattutto negli ultimi giorni che ella è sotto attacco, ora che colgo, con un minimo di attenzione, il «retrogusto di furbizia e immaturità» che la caratterizza, 


devo confessare che anche a me Maria Elena Boschi, con quello sguardo obliquo e il capello fluente che incornicia la grazia del suo volto, gonfia il qualunquismo.


Purtuttavia, contrariamente a Calabresi, non credo che il sacrificio di Maria Elena in Aulide possa salvare il PD, per ovvie ragioni, prima delle quali è perché il PD è un partito insalvabile, anche se si facesse da parte non solo Maria Elena, bensì tutta la classe dirigente piddìna, che presa nella sua totalità non è stata capace di gonfiare alcunché, men che meno una minima idea di politica realmente di sinistra. E tutto ciò in cinque anni pieni di legislatura e perdipiù avendo la maggioranza assoluta in uno dei rami del parlamento. Ma lasciamo perdere, anzi: lasciamoli perdere, qualunquemente. 

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